Vivistat (statistiche)

venerdì 3 dicembre 2010

"Terrorismo psicologico contro il Web !" lo spot promosso da Emilio Fede! "Il web non è il diavolo e questo genere di spot equivale al razzismo!"




"Con una faccia cosi....vero Emilio ?"
Fonte


Questo spot vuole instillare la paura,l'angoscia alla sola idea di condividere una informazione con qualcuno in rete,il suo scopo lo raggiunge con una facilità incredibile,potenza della comunicazione e degli esperti che l'hanno prodotta (...) mica difficile intravedere dietro questa produzione la volontà del "peggior" nemico del web per squisite ragioni politiche e personali specie dopo" l'Amaro Giuliani" !
E dopo lo scandalo cicisbeo Ruby o l'affaire "Bunga Bunga" in cui si adombra il sospetto che Lele Mora ed Emilio Fede siano indagati per induzione e sfruttamento della prostituzione...
Non c'è che dire:"da che pulpito...." !
Emilio fede tra le altre cose è colui che promosse su Rete4 una campagna di proteste telefoniche con un tanto di costo allo scatto da cui si suppone conoscendo il biscazziere che detraesse una percentuale da investire nei suoi pomeriggi al poker !

Lo scandalo Facebook,Emilio Fede e gli interessi di bottega del lustrascarpe di Papibanana


Nonciclopedia:
“Con l'inchiostro, una mano può innalzare un furfante e abbassare un galantuomo.”

"...all'anagrafe Umilio Fido, è un illustre giornalista, serio, imparziale e soprattutto credibile. È anche l'omuncolo che ha inventato il Tg4, la prima parodia di un telegiornale. "
http://images2.wikia.nocookie.net/nonciclopedia/images/5/54/Berlusconi-applaude.gif 
"Il migliore giornalista del 
mondo, secondo me!"


Mi irrita moltissimo il fatto che nessuno abbia capito perchè  di Emilio Fede lo scendiletto perfettissimo (...) l'Umile Fido ha scatenato una campagna allarmista,angosciosa  nei confronti di Facebook.
Come se non sapesse che non ha la minima possibilità di competere,influire,neppure  sfiorare l'ultimo pelo del culo della multinazionale,al riguardo non si fà la minima illusione tuttavia capirete alla fine del post perchè ci prova...
Minaccia il presunto pericolo Pedofilo in cui potrebbero incorrere i giovani,l'addescamento via internet,ovvio solo via internet si puo adescare (...) le buone famiglie che dichiarano la loro ansia la loro angoscia e via dicendo intervistate con sussiego e cortese apprensione....il dubbio insinuato nelle anime "candide"...
Solite tecniche e vecchie strategie mediatiche da manipolatore totale, le sue pseudo ricerche d'opinione con tanto di interviste i suoi commenti che danno ad intendere quanto abbia a cuore la purezza dell'infanzia (che per di piu, con una faccia da pedofilo come la sua...) hanno un chiaro ben celato interesse di bottega,anzi piu di uno,innazitutto i dati statistici degli uffici ricerca politica e d'opinione del Cavaliere che sondano giorno e notte il web e che debbono constatare non una ma mille battaglie perse in termine d'immagine,consenso per il Cavaliere,il suo gruppo cioè Mediaset e infine Forza Italia o "la Casa delle Libertà" nel vasto mondo del Web e sopratutto nella minaccia percepita da Facebook  (...) e capiamoli poverini,hanno cercato di comprare tutti i media del paese e lo prendono in quel posto (...) da un secchione americano che se ne esce con questo software rivoluzionario (...)
Capiamoli,la conquista dei media è costata somme spaventose,processi,cause a non finire,condanne e insomma adesso superati dalla tecnologia possono avere solo reazioni scomposte,isteriche starnazzanti !
E poi il desiderio ancora meno malcelato di vendicarsi verso gruppi (...) di "fan  troppo giovani,troppo in buona salute e cosi strafottenti (...) " non passa ora senza che lo mettano in croce ridicolizandolo,peggio di Texas Ranger, c'ha provato in mille modi a farli chiudere sti gruppi ma senza risultati apparenti,da qui la vendetta,perfida,meschina come solo lui sà concepire.
"Sul genere di perdero la guerra ma ci guadagnero il doppio! "
Ma...ma non siamo ancora al nocciolo della questione,al vero recondito segretissimo motivo che lo ha spinto a muovere questa campagna illudendosi di avere grazie al milione di telespettatori che lo seguono con il tubo catodico letteralmente nel culo,solo un bricciolo dell'influenza che ha Antonio Ricci con Striscia la notizia!
In quanto a megalomania non scherza Emilio Fede prima di lui solo Silvio o Papibanana.. che è la stessa cosa.
Eccolo,alla fine della sua crociata vetero moralista ogni sera propone la solita ricerca con tanto di voto,rispondi si o no etc,se leggete bene in basso ogni sms inviato per votare la "ricerca" costa 1 eurooooooooooo!!!
E volete davvero che ve lo dica per contratto quanto intasca di percentuale sulle telepromozioni o i  70/90.000 sms di risposte di voto che giungono ogni tre giorni o nella peggiore delle ipotesi alla settimana ?
Volete sapere quanto fà in un mese?
Fà quanto ha perso il mese scorso sui tavoli da gioco del Principato di Monaco (Montecarlo)
Capito adesso?! Ma cosa credevate che la "Lingua lustrascarpe" di Papibanana l' Emilio Fake Fede parte in crociata da solo gratis?!
Se lo credete fatevi visitare da un dottore!

Informazione e tg4:
analisi giuridica
della conduzione di Emilio Fede
   


               

24 milioni di dentifrici con il "sole delle Alpi" invenduti!

Roberto Calderoli, ministro leghista per la Semplificazione, avrebbe sperperato soldi della Lega, ai tempi delle cooperative padane. L’accusa è pesante, di mezzo ci sono miliardi di vecchie lire, e la ricostruzione di quei fatti viene da chi è stato per anni interno all’ambiente leghista.
Leonardo Facco è l’autore di “Umberto Magno, l’imperatore della Padania”. Una biografia non autorizzata del Senatùr scritta da un “insider”: ex leghista ed ex giornalista della Padania. Facco parla di Calderoli a proposito delle Coop padane, un’idea nata per finanziare il partito poi finita in disgrazia. In sostanza si trattava di una catena di supermercati. Nel libro leggiamo le parole di Mario Morelli, l’uomo che sostituì Calderoli alla guida delle Coop e che si trovò davanti un bilancio da far paura: dai dentifrici in esubero agli immobili pagati uno sproposito fino ai conti lasciati in sospeso. E 24 milioni di confezioni di deodoranti con “il sole delle Alpi” rimaste tragicamente invendute.
Nel 1999 Morelli si trovò davanti un debito da un miliardo di lire. Al fallimento delle Coop è seguita anche la protesta di quei leghisti che avevano dato soldi a Calderoli, senza più averli indietro. Genesio Ferrari, ex segretario della Lega emiliana, aveva chiesto la restituzione di 10 milioni di lire, ma “il tutto si è risolto in una bolla di sapone”. Il lavoro di Facco si aggiunge poi alla simultanea presentazione di un altro libro, altrettanto duro nei confronti della Lega, ossia “Metastasi”, di Nuzzi e Antonelli, sui presunti rapporti tra ‘ndrangheta e Lega.

Castelli da il "puro e duro" della lega Nord al marcio e ladrone in combutta con la 'Ndrangheta !

da Il Riformista
Due pentiti scrivono la storia di Carrocciopoli
di Alessandro Da Rold
Due libri coinvolgono i due alti esponenti del partito. Il titolare della Semplificazione è accusato di furto ai danni della Lega emiliana nel periodo caldo delle cooperative padane. Il viceministro delle Infrastrutture invece sarebbe il candidato “Gamma” favorito dalla malavita calabrese.
Due pentiti. Due libri. Un camion di letame sulla Lega Nord di Umberto Bossi. Non c’è dubbio che giovedì 2 dicembre del 2010 non passerà alla storia del Carroccio come una giornata qualunque. Perché presentare nello stesso giorno due libri come Umberto Magno, l’imperatore della Padania di Leonardo Facco e Metastasi di Gianluigi Nuzzi e Claudio Antonelli, significa scoperchiare l’intero vaso di Pandora di via Bellerio, svelando ciò che il Carroccio ha sempre cercato di nascondere: problemi interni, finanziamenti ai figli di Umberto Bossi, intercettazioni scomode e quant’altro. Il primo è il più pesante. Facco, leghista della prima ora, ex giornalista della Padania, ha riportato in 480 pagine tutta la vita del Senatùr, raccontandone misfatti, debolezze sessuali e di potere.
Nel secondo i due cronisti di Libero, non hanno incentrato il loro libro sui rapporti tra la ’ndrangheta e la Lega Nord, ma hanno comunque inserito in un capitolo una storia scomoda per i leghisti. Quella di “Gamma”, leghista di Lecco che ha iniziato a fare carriera nel suo feudo grazie anche all’aiuto dei voti della malavita organizzata. Ex ministro, dirigente di una certa importanza, nessuno ha osato dire il suo nome, ma l’unico che ha alzato la voce per replicare alle illazioni è stato Roberto Castelli, viceministro alle Infrastrutture.
Negli ambienti del Carroccio, si vocifera che ci sia una cosa che accomuna i due libri in uscita in questi giorni nelle librerie. Entrambi, in un modo o nell’altro, vanno a colpire, oltre al Senatùr, i due esponenti che in questi mesi hanno perso più posizioni di potere all’interno del partito. Da un lato Castelli, dall’altra Roberto Calderoli, ministro per la Semplificazione. È utile ricordare che il leghista lecchese fu l’unico questa estate a rilasciare un’intervista al Giornale in cui raccontava pubblicamente dei problemi interni al partito. Come allo stesso tempo accadde a Calderoli, finito sulla graticola per l’affare Brancher, il ministro breve del Federalismo, anche lui comparso su svariati quotidiani per difendersi dalle bordate che gli arrivavano dagli uffici di via Bellerio.
Sarà un caso, ma in questi mesi così difficili per la Lega Nord, tra cerchi magici, colonnelli, varesini e veneti, nel libro di Facco ci si sarebbe potuto aspettare qualcosa di più sul potente ministro dell’Interno Roberto Maroni. In realtà c’è ben poco, se non un richiamo alla caso Antonveneta, passando per spedizione in Serbia e la storia dei finanziamenti alla sua portavoce Isabella Votino. Quisquilie se messe in relazione ai file alla Wikileaks che riguardano Castelli e Calderoli. Perché se il primo viene di fatto associato alla malavita organizzata dal pentito Giuseppe Di Bella, sul secondo vengono persino pubblicati i documenti che testimonierebbero un presunto furto ai danni della Lega emiliana nel periodo caldo delle cooperative padane.
Partiamo dal ministro per la Semplificazione. A pagina 311 di Umberto Magno, Sacco racconta la storia delle “Coop made in Padania Scrl” creatura bossiana organizzata per finanziare il partito, finita in disgrazia quasi come Credieuronord. Presidente delle Coop in un primo momento era proprio Calderoli. E attraverso le parole di Mario Morelli, ex consigliere di amministrazione della catena di supermercati, Facco ripercorre tutti i disastri dei calderoliani, tra dentifrici in esubero, immobili pagati uno sproposito, flop economici e conti lasciati in sospeso. «Bossi, Calderoli e altri padani - si legge nel libro - pensavano che un pizzico di coraggio, un tantino d’inventiva, un po’ di voglia di fare mischiata all’improvvisazione fossero elementi sufficienti per il successo». In realtà la vicenda, oltre ad avere tratti grotteschi, tra cui quello di 24 milioni di buste di deodorante con il sole della alpi rimaste invendute, finì molto male.
Morelli, infatti, a cui fu data la presidenza dopo l’addio di Calderoli nel 1999, si ritrovò di fronte in poco tempo un debito di circa un miliardo di lire e un’azienda sull’orlo del fallimento. «Una mattina - racconta Morelli - Calderoli mi convocò nel suo ufficio chiedendomi di sostituirlo in quell’incarico. Motivò la sua richiesta col fatto che questo incarico incideva negativamente sul rapporto politico che aveva con Bossi». Del resto, quando Morelli parlò della situazione al Senatùr, Bossi non la prese affatto bene. «Mi rispose con parole di fuoco - ricorda Morelli - indirizzate contro il mio predecessore Calderoli: tuoni, fulmini e saette». Non solo. Il caso scottante è che al fallimento delle Coop è conseguita la protesta di chi quei soldi li aveva versati nelle tasche di Calderoli. Emblematica la lettera di Genesio Ferrari, ex segretario della Lega emiliana che chiede indietro i dieci milioni di lire versati anche grazie all’aiuto dei militanti: «Il tutto si è risolto in una bolla di sapone».
Quanto a Castelli, si è già scritto molto. Ma il dato è comunque pesante, perché nel ’90 ci fu il boom di voti per i leghisti. Il pentito Di Bella, vicino al boss Coco Trovato, racconta a Nuzzi e Antonelli che la parola d’ordine tra le ’ndrine di Lecco era votare “Lega”: Gamma era il loro uomo di riferimento.


giovedì 2 dicembre 2010

LA CASA DELLE BAMBOLE "RAGAZZE ENTRIAMO IN CUCINA"

FONTE
Arte al servizio della "Casa delle bambole"...non più un gioco pedagogico atto all'educazione della perfetta casalinga;delle miniaturizazioni perfette,stanno su un dito,a parte l'ammirazione per la raffinata realizazione artistica di Kim Burke queste micro opere che fanno venire l'acquolina alla bocca... vien da pensare,invitano ad una riflessione politica amara,i consumi agroalimentari nel "belpaese" si sono ritretti notevolmente tanto che queste opere potrebbero benissimo con la loro sostenibilissima ironia rientrare nella produzione dell'Arte Contemporanea.
Qui avete un'altra galleria:  "Yummy Yummy gnam gnam " buona per farci curiosare la nipotina senza dimenticare che certe carinerie (...) vanno giocate altrimenti altrimenti senno invece che dell'arte  si finisce per fabbricare della paccotiglia made in Hong kong buona per la boutique dei souvenir dietro l'angolo.
Buon appetito e magari con la Rivoluzione dietro l'angolo per davvero e non solo per gioco! 



Clic sull'immagine per accedere alla galleria fotografica completa

lunedì 29 novembre 2010

Sandro Bondi, ministro dei Beni Culturali, su espressa richiesta di Berlusconi spende 70mila euro per mettere un pisello posticcio alla statua di Marte collocata a Palazzo Chigi.A supporre che abbia preso le stesse misure del pisello di Silvio per ispirarsi !

Fonte


2 novembre 2010
Silvio Berlusconi, Presidente del Consiglio, dice che è “meglio essere appassionati di belle ragazze che essere gay”.

3 novembre 2010
Daniela Santanchè, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, afferma che tutti gli italiani preferiscono avere figli eterosessuali piuttosto che avere figli gay.

8 novembre 2010
Maurizio Sacconi, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, dichiara che gli aiuti di stato vanno dati solo alle coppie sposate che hanno figli.

10 novembre 2010
Maurizio Gasparri, presidente del gruppo Pdl al Senato, afferma che lo spot sull'eutanasia non può essere mandato in onda perché l'eutanasia è un reato e quindi un video che ne pubblicizzi l'introduzione è illegale, con ciò sostenendo che  dovrebbe essere proibita qualsiasi campagna per modificare una legge. 

11 novembre 2010
Mara Carfagna, ministro per le Pari Opportunità, dichiara che la sua collega di partito Alessandra Mussolini è una “vajassa” (leggi “fantesca, serva, donna sguaiata e volgare, incline al pettegolezzo e alla rissa”).

14 novembre 2010
Silvio Berlusconi, Presidente del Consiglio, dice che avrà la fiducia al Senato, e se non la otterrà anche alla Camera scioglierà solo quella.

17 novembre 2010
Gaetano Quagliariello, vicecapogruppo vicario del PdL al Senato, afferma che Roberto Saviano versa in “uno stato di alterazione psicologica dovuto a una evidente ubriacatura di se stesso”.

18 novembre 2010
Sandro Bondi, ministro dei Beni Culturali, su espressa richiesta di Berlusconi spende 70mila euro per mettere un pisello posticcio alla statua di Marte collocata a Palazzo Chigi.

19 novembre 2010
Mariastella Gelmini, ministra dell'Istruzione, incontra a teatro Michela Vittoria Brambilla, ministra del Turismo, e le dà della “cagna”.

23 novembre 2010
Alessandra Mussolini, deputata del PDL, decide che voterà la fiducia al governo, e per sugellare la sua decisione bacia in bocca  Nicola Cosentino, coordinatore campano del Pdl, già sottosegretario costretto alle dimissioni per presunti legami con la camorra.

23 novembre 2010
Silvio Berlusconi, Presidente del Consiglio, noto per aver raccontato barzellette sugli ebrei, per aver più volte ribadito che gli piacciono le belle gnocche, per aver fatto le corna dietro la testa di un collega nella foto ufficiale di un vertice dell'UE, per aver mostrato il dito medio durante un comizio elettorale e per altre simili amenità, invita i membri del suo partito “al senso di responsabilità, alla sobrietà, al rispetto dei nostri militanti e dei nostri elettori che non approvano certo personalismi ed esibizionismi”.

23 novembre 2010
Silvio Berlusconi, Presidente del Consiglio noto per aver telefonato in questura dicendo ai poliziotti che una minorenne marocchina era la nipote di Moubarak, telefona a Ballarò e afferma che Floris è un mistificatore.

24 novembre 2010
Ignazio La Russa, ministro della Difesa, se ne va in giro per l'Afghanistan lanciando volantini da un elicottero al grido di “La Russa come D'Annunzio”.

24 novembre
Mentre infuria la protesta degli studenti contro la riforma delle università Renato Schifani, presidente del Senato, tanto per calmare gli animi dichiara che prima o poi ci scapperà il morto.

25 novembre 2010
Mara Carfagna, ministra per le Pari Opportunità, prima annuncia le dimissioni perché le impediscono di condurre la sua battaglia per la legalità, poi parla con Berlusconi e anche se la conversazione non riguarda il merito della vicenda ritira le dimissioni perché dice che lui la capisce.

25 novembre 2010
Paolo Romani, ministro per lo Sviluppo Economico, afferma che se uno ha la corrente elettrica a casa allora deve avere per forza anche la televisione, e quindi dev'essere obbligato a pagare il canone.

26 novembre 2010
Silvio Berlusconi, Presidente del Consiglio, dichiara che non bisogna indagare sui presunti illeciti compiuti da un'impresa, se quest'ultima è strategica per l'economia del paese.

26 novembre 2010
Mariastella Gelmini, ministra dell'Istruzione, e Angelino Alfano, ministro della Giustizia, sbagliano e votano a favore di un emendamento presentato contro la maggioranza a cui appartengono.

26 novembre 2010
Franco Frattini, ministro degli Esteri, dichiara che è in atto una strategia contro l'Italia, ma che non si tratta di un complotto.

28 novembre 2010
Silvio Berlusconi, Presidente del Consiglio, dice che chi non voterà la fiducia al governo è un traditore.
fonte

Berlusconi dopo le rivelazioni di WikiLeaks "Quelle ragazze, chi le paga?". E' un po' tardi adesso per accorgersi di aver dimenticato il portafogli!

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Festino doccia

Premier, non frequento festini selvaggi.
Sono i festini che frequentano lui.

Premier, non frequento festini selvaggi. Solo orge distinte.

Guai a sminuire. B. "Non frequento festini selvaggi!". Li organizza.

Premier, non frequento festini selvaggi.
Fatta eccezione per Scajola che frequentava a sua insaputa.

Premier:"Non frequento festini selvaggi".
O per lo meno dipende dal tema.

Berlusconi dopo le rivelazioni di WikiLeaks "Quelle ragazze, chi le paga?". E' un po' tardi adesso per accorgersi di aver dimenticato il portafogli!

Premier: "non frequento festini selvaggi". Glieli fanno a sorpresa.

"Una volta al mese do delle cene nelle mie case e tutto si svolge in modo corretto, dignitoso ed elegante." Ha detto Berlusconi togliendosi la cravatta che aveva in testa.

Berlusconi attacca: «Festini? Pagano ragazze per mentire». Le ragazze: «Ha ragione».

Premier: "Non frequento festini selvaggi, da me si devono presentare col numero, senza mutande e già bagnate se no se ne tornano a casa."

Premier,non frequento festini selvaggi. Preferisco dare gli esami da privatista.



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