Questo blog vuole contrastare efficacemente con una comunicazione resistenziale le squallide provocazioni di un gruppo iperpresente nel social OKNotizie attraverso la produzione collettiva di sette utenti di una comunicazione corale a più voci.E stato adottato come colonna sonora l'Inno di Mameli per giocarlo da un lato in senso patriottico e antisecessionista e dall'altro come antimuffa contro l'erba cattiva "la Sola delle Alpi" .
giovedì 14 ottobre 2010
mercoledì 13 ottobre 2010
"Il sindaco di Adro ci faccia sapere quando intende rimettere i simboli leghisti nella scuola da cui li stanno rimuovendo. Formeremo un muro umano per impedirlo"
"Il sindaco di Adro ci faccia sapere quando intende rimettere i simboli leghisti nella scuola da cui li stanno rimuovendo. Formeremo un muro umano per impedirlo". Così la senatrice lombarda dell'Italia dei Valori, Giuliana Carlino. "Il mio plauso e la mia solidarietà vanno al dirigente scolastico di Adro che, rimuovendo i simboli leghisti dalla scuola da lui diretta, non ha fatto altro che ripristinare la legalità. Gli oltre 700 simboli in quella scuola sono uno schiaffo alle più comuni regole di convivenza democratica. Il sindaco Lancini sappia che non gli consentiremo di violare per due volte la legge".
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Clamoroso! La Gelmini esce piangente sorretta dal marito:Giulietti in diretta dalla Camera: affossata la riforma Gelmini della Università. Non dall’opposizione ma da Tremonti !
Commissione cultura della camera dei deputati, ore 15, ordine del giorno: mandato al relatore per la riforma della Università, già messa in calendario in aula per giovedì e venerdì.
ipse dixit Mariastella Gelmini:“Basta perdere tempo, questa è la settimana delle decisioni. Questo governo non si farà intimidire né dalle opposizioni, né da quelli che intonano per le strade vecchi slogan…”.
Tutto a posto, dunque, nelle prossime ore ci sarà la fumata bianca? Neanche per idea, davanti ai nostri occhi è andata in scena una pantomima che meriterebbe di essere trasmessa a reti unificate.
La commissione bilancio, dove la destra gode di una solida maggioranza, ha infatti trasmesso alla commissione cultura una dettagliata relazione, con la quale si contesta la mancata copertura finanziaria di 23 dei 26 articoli del provvedimento. La seduta è stata sospesa, Giulio Tremonti ha mandato a dire che non ci sono i soldi per la riforma della università e dunque, almeno nell’immediato, la legge non potrà essere votata perché un ministro ha smentito una ministra.
Si potrebbe buttarla in burletta, ma stiamo parlando del futuro di migliaia di ragazze, di ragazzi, di ricercatori, di professori, di famiglie che sono state letteralmente prese per i fondelli. Basterebbe ricordare la foga con la quale la ministra si scagliò contro le opposizioni, accusandole di far perdere tempo, di mettere a repentaglio i soldi già stanziati, di boicottare le università, ebbene cosa dirà ora? Contro chi si scaglierà? Chi sono gli irresponsabili?
Contro chi si scateneranno i pestatori mediatici della fabbrica dei veleni?
Alla ministra Maria Stella Gelmini restano solo due possibilità o chiede le dimissioni del suo collega Tremonti o provvede a rassegnare le sue, in questo caso "tertium non datur."
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"Arrestati i Moratti " complicità in omicidio sarebbe la notizia mà non verrà "nei paese dei Moratti!"
In Italia ci sono dei miti, uno di questi è il capitalismo buono dei Moratti. Come si fa a voler male a dei galantuomini che investono la mancia della domenica per la sicurezza degli operai di Sarroch (CA) e rendono poveri in canna gli azionisti che hanno compratole azioni della Saras, deprezzate quasi in tempo reale rispetto al loro collocamento? I Moratti sono ovunque. A capo della più grande raffineria del Mediterraneo costruita in Sardegna, in un (ex) paradiso terrestre, presidenti dell'Inter, consiglieri della Pirelli, sindaci di Milano con il PDL, ma anche consiglieri di opposizione nella stessa città. Il loro tratto nobile e la condiscendenza nei confronti della plebe che li contraddistingue da sempre li rende superiori a ogni bassezza. Loro sì che sono dei sciur.
"Quando una famiglia come Moratti spende per la sicurezza di oltre 2 mila operai della sua fabbrica, meno di quanto spende per lo stipendio del portiere dell’Inter Julio Cesar, vuole dire che qualcosa nel capitalismo italiano non sta funzionando!" dal libro di Giorgio Meletti: " Nel Paese dei Moratti - Sarroch Italia, una storia ordinaria di capitalismo coloniale ".
"Quando una famiglia come Moratti spende per la sicurezza di oltre 2 mila operai della sua fabbrica, meno di quanto spende per lo stipendio del portiere dell’Inter Julio Cesar, vuole dire che qualcosa nel capitalismo italiano non sta funzionando!" dal libro di Giorgio Meletti: " Nel Paese dei Moratti - Sarroch Italia, una storia ordinaria di capitalismo coloniale ".
Intervista a Giorgio Meletti, giornalista
Il capitalismo coloniale dei Moratti (espandi | comprimi)
"Sono Giorgio Meletti, ho firmato questo libro intitolato “Nel Paese dei Moratti - Sarroch Italia, una storia ordinaria di capitalismo coloniale”. Tutto parte da una giornata indimenticabile per me della storia del capitalismo italiana che è il 26 maggio 2009, quando a Sarroch, vicino a Cagliari, tre operai sono morti in una maniera incredibile, inspiegabile nella raffineria Saras di proprietà dei fratelli Moratti. Quella vicenda mi ha colpito per varie ragioni: 1) i mass media l’hanno quasi completamente ignorata, tre morti sul lavoro in un colpo solo, normalmente interessano le cronache per alcuni giorni, pensate alla Thyssen Group che ha monopolizzato per settimane giornali e televisioni. In questo caso tutti si sono subito dimenticati, non ho potuto non pensare che al fondo di questo ci fosse un atteggiamento vagamente razzista, perché uso questa parola? Perché in Italia esiste una forma di capitalismo coloniale che è quella che io ho voluto raccontare, ci sono aziende o famiglie che si impadroniscono di pezzi di territorio, specificamente nel sud del Paese e ne determinano la vita, il futuro, le scelte, in realtà ne sfruttano le risorse ambientali e il lavoro, sfruttano la popolazione residente, senza minimamente occuparsi di dare a questi territori, a queste comunità, un progetto di futuro.
"Sono Giorgio Meletti, ho firmato questo libro intitolato “Nel Paese dei Moratti - Sarroch Italia, una storia ordinaria di capitalismo coloniale”. Tutto parte da una giornata indimenticabile per me della storia del capitalismo italiana che è il 26 maggio 2009, quando a Sarroch, vicino a Cagliari, tre operai sono morti in una maniera incredibile, inspiegabile nella raffineria Saras di proprietà dei fratelli Moratti. Quella vicenda mi ha colpito per varie ragioni: 1) i mass media l’hanno quasi completamente ignorata, tre morti sul lavoro in un colpo solo, normalmente interessano le cronache per alcuni giorni, pensate alla Thyssen Group che ha monopolizzato per settimane giornali e televisioni. In questo caso tutti si sono subito dimenticati, non ho potuto non pensare che al fondo di questo ci fosse un atteggiamento vagamente razzista, perché uso questa parola? Perché in Italia esiste una forma di capitalismo coloniale che è quella che io ho voluto raccontare, ci sono aziende o famiglie che si impadroniscono di pezzi di territorio, specificamente nel sud del Paese e ne determinano la vita, il futuro, le scelte, in realtà ne sfruttano le risorse ambientali e il lavoro, sfruttano la popolazione residente, senza minimamente occuparsi di dare a questi territori, a queste comunità, un progetto di futuro.
I tre morti dimenticati di Sarrach e gli azionisti della Saras (espandi | comprimi)
Quando succede una cosa del genere dentro una fabbrica, credo che non si possa non collegare un fatto così al ritratto di un capitalismo italiano in pieno declino, quando la famiglia Moratti che possiede in Sardegna la più grande raffineria del Mediterraneo, spende per la sicurezza degli altri 2 mila operai che ci lavorano tutti i giorni, in mezzo a quegli impianti pericolosissimi dove ci sono temperature di centinaia di gradi, pressioni dei fluidi pazzesche, basta che salti un bullone e può essere una strage... quando una famiglia come Moratti spende per la sicurezza di oltre 2 mila operai della sua fabbrica, meno di quanto spende per lo stipendio del portiere dell’Inter Julio Cesar, vuole dire che qualcosa nel capitalismo italiano non sta funzionando!
Quando succede una cosa del genere dentro una fabbrica, credo che non si possa non collegare un fatto così al ritratto di un capitalismo italiano in pieno declino, quando la famiglia Moratti che possiede in Sardegna la più grande raffineria del Mediterraneo, spende per la sicurezza degli altri 2 mila operai che ci lavorano tutti i giorni, in mezzo a quegli impianti pericolosissimi dove ci sono temperature di centinaia di gradi, pressioni dei fluidi pazzesche, basta che salti un bullone e può essere una strage... quando una famiglia come Moratti spende per la sicurezza di oltre 2 mila operai della sua fabbrica, meno di quanto spende per lo stipendio del portiere dell’Inter Julio Cesar, vuole dire che qualcosa nel capitalismo italiano non sta funzionando!
fonte Blog Beppe Grillo
martedì 12 ottobre 2010
"Puzzano" mi dice sicuro come una bibbia,sono perplesso,ma no che dici ? "te lo dico io i piemontesi puzzano,anzi tutti i polentoni puzzano ! "
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Padova. Foglia di marijuana nel simbolo della Lega, gaffe di Zanonato su facebook "tanto rumore per nulla!"
PADOVA (12 ottobre) - La vicenda di Enrico Bordin figlio del consigliere leghista del Quartiere 3, Giorgio Bordin, arrestato per la detenzione di 14 piante di marijuana e di quattro chili di stupefacente, aveva già fatto il giro della città commentata in vari modi anche da rappresentanti di altri partiti su facebook la fine della scorsa settimana.
La sinistra si era lanciata in commenti sarcastici. Il vicesindaco Ivo Rossi aveva ironizzato con un: «Che si tratti della Lega dei coltivatori diretti di marijuana?». Il sindaco Zanonato non ha voluto essere da meno, postando sulla sua pagina facebook la foto che vediamo in apertura dell'articolo. Insomma con il sistema del "mi piace" ha fatto propria, con altre decine di persone, la rappresentazione del simbolo della Lega che al centro, invece del sole padano, vede appunto una foglia di marijuana. La foto è tratta dalla bacheca di Carlo Covino, giovane democratico.
La foto è stata variamente commentata. Rossi ha ribadito che probabilmente si tratta della "associazione di categoria aderente alla Lega dei coltivatori diretti di droga", mentre Gianni Berno capogruppo del Pd in consiglio comunale ha scritto: "L’importante è che non venga messo nelle scuole!"
L’assessore alla Polizia Municipale Marco Carrai si smarca invece dalla linea del Pd e dà la sua solidarietà a Giorgio Bordin. Mentre su Facebook impazzano gli sfottò democratici nei confronti del consigliere di circoscrizione leghista e del figlio arrestato per droga, da parte sua arrivano considerazioni di tutt'altro tono. «Umanamente mi dispiace per Bordin che conosco da anni e che considero una brava persona - dice l'esponente del Pd - In tutta questa storia credo che la politica non c'entri assolutamente nulla». «Mi auguro che sia completamente estraneo alla vicenda - aggiunge - Da quel che mi pare di aver capito, il figlio si è fatto trascinare in brutti giri. Lo ripeto, mi dispiace per il padre».
Fonte
(M.G./A.R.)
Padova. Coltiva marijuana a casa di papà: arrestato il figlio di un consigliere leghista Nell'abitazione di famiglia a Granze di Camin sequestrati quattro chili di stupefacenti oltre a 70mila euro in contanti
Fini denuncia l'arruolamento nel PDL dei nazisti di casa Pound e la "paghetta" che gli passa Silvio Berlusconi ! Oddio...adesso è pure certificato ! Silvio sei un fascista, tiè !
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ROMA: PDL, NUOVA CORRENTE CASA POUND. FINI "L´OPERAZIONE MI PUZZA, MA PRONTI AL DIALOGO"
Il Presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini ha voluto commentare la nascita della nuova corrente interna al Pdl, che fa capo a Casa Pound. "L´operazione `daDa SpalMan´ mi puzza di lobby e olio di ricino - ha detto Fini - Una strana coincidenza, a pochi giorni dallo scontro interno al Pdl. Vedo il rischio che si saldi un patto di ferro tra il Presidente Berlusconi e questi giovanotti nostalgici, nel passato utilizzati per il lavoro sporco nelle scuole e nelle città. Risulta quanto meno astrusa - continua Fini - la presunta vocazione ribelle di questo gruppo che in realtà gode di finanziamenti e prebende da parte di quello stesso potere, locale e nazionale, che dice di voler contrastare". "Credo però - conclude Fini - che va valorizzata la dialettica interna di un grande partito come il Pdl, capace di integrare nella sua cultura e pratica di governo anche gli elementi più folkloristici e bizzarri. La collaborazione di Blocco Studentesco alla riforma Gelmini sta lì a dimostrarlo". (ANSA) Cli/Adv 06 12.53 MAG
ROMA: NUOVA CORRENTE PDL, POLVERINI: "OCCORRE SPORCARSI LE MANI CON CASA POUND"
La nuova Presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, apre alla nascita della nuova corrente del Pdl, inaugurata questa mattina con l´operazione "daDa SpalMan". "Occorre sporcarsi le mani con Casa Pound e superare definitivamente l´ostracismo pregiudiziale, oltre a un certo tanfo mediatico - ha detto Polverini - Da anni Casa Pound rappresenta un fondamentale punto di riferimento della destra di governo a Roma e nel Lazio. Proprio recentemente, la cultura nostalgica, paternalistica e familistica di questi nostri amici è stata premiata con alcuni incarichi importanti nelle amministrazioni locali. La proposta del Mutuo sociale, ad esempio, è una grande occasione di rilancio per le banche, si integra benissimo con il Piano casa di Berlusconi e mette una parola fine alle richieste di nuove case popolari o ad affitti sociali". "Basta con le mistificazioni della sinistra - conclude Polverini - Casa Pound e Blocco studentesco non sono formazioni anti-sistema, ma parte integrante del progetto di Berlusconi: un´unica forza di governo che, grazie al contributo dei cosiddetti `fascisti del terzo millennio´, concluderà le riforme liberiste di cui l´Italia ha bisogno". (ANSA) Cli/Adv 06 13.09 MAG
ROMA: OPERAZIONE `DADA SPALMAN´, ALEMANNO: "FINALMENTE DIMOSTRATO DI QUALE PASTA E´ FATTA CASA POUND "
Il sindaco della capitale Gianni Alemanno è intervenuto nel dibattito sulla nascita dell´ennesima corrente nel Pdl. "Voglio esprimere la mia personale felicità e quella dei miei più stretti collaboratori per la scelta definitiva di Casa Pound - ha detto Alemanno - L´azione di questa mattina fa capire di che pasta sono fatti questi giovani. Si conclude così un lungo lavoro portato avanti dal presidente Berlusconi, con il prezioso aiuto di tanti amici della nostra antica comunità, come Enzo Piso, Antonio Lucarelli, Gabriele Adinolfi". "Il Pdl si conferma un partito dalla forte identità - continua Alemanno - Rivendico il merito personale e della giunta che presiedo di aver da tempo costruito un rapporto stretto con questi ragazzi, finanziando le loro sedi e le loro iniziative. Tra queste, ricordo con piacere quelle con Marcello Dell´Utri e Giuseppe Ciarrapico. Sono giovani un po´ nostalgici, ma sono gli unici che provano a disturbare le attività dei centri sociali e contrastare il movimento dell´Onda contro la riforma Gelmini". "La data di oggi - conclude Alemnno - rappresenta il vero atto di nascita del Pdl. Gli episodi isolati di corruzione che hanno coinvolto in questi giorni il partito [la condanna di Piso per il LazioGate, le dimissioni di Scajola, l´indagine su Verdini e l´inchiesta nei confronti dell´assessore all´urbanistica Corsini, Ndr] non lasceranno alcun segno. Anche questa volta, l´Italia dovrà ringraziare Silvio Berlusconi".
(ANSA) Cli/Adv 06 13.23 MAG
CasaPound |
Il Presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini ha voluto commentare la nascita della nuova corrente interna al Pdl, che fa capo a Casa Pound. "L´operazione `daDa SpalMan´ mi puzza di lobby e olio di ricino - ha detto Fini - Una strana coincidenza, a pochi giorni dallo scontro interno al Pdl. Vedo il rischio che si saldi un patto di ferro tra il Presidente Berlusconi e questi giovanotti nostalgici, nel passato utilizzati per il lavoro sporco nelle scuole e nelle città. Risulta quanto meno astrusa - continua Fini - la presunta vocazione ribelle di questo gruppo che in realtà gode di finanziamenti e prebende da parte di quello stesso potere, locale e nazionale, che dice di voler contrastare". "Credo però - conclude Fini - che va valorizzata la dialettica interna di un grande partito come il Pdl, capace di integrare nella sua cultura e pratica di governo anche gli elementi più folkloristici e bizzarri. La collaborazione di Blocco Studentesco alla riforma Gelmini sta lì a dimostrarlo". (ANSA) Cli/Adv 06 12.53 MAG
ROMA: NUOVA CORRENTE PDL, POLVERINI: "OCCORRE SPORCARSI LE MANI CON CASA POUND"
La nuova Presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, apre alla nascita della nuova corrente del Pdl, inaugurata questa mattina con l´operazione "daDa SpalMan". "Occorre sporcarsi le mani con Casa Pound e superare definitivamente l´ostracismo pregiudiziale, oltre a un certo tanfo mediatico - ha detto Polverini - Da anni Casa Pound rappresenta un fondamentale punto di riferimento della destra di governo a Roma e nel Lazio. Proprio recentemente, la cultura nostalgica, paternalistica e familistica di questi nostri amici è stata premiata con alcuni incarichi importanti nelle amministrazioni locali. La proposta del Mutuo sociale, ad esempio, è una grande occasione di rilancio per le banche, si integra benissimo con il Piano casa di Berlusconi e mette una parola fine alle richieste di nuove case popolari o ad affitti sociali". "Basta con le mistificazioni della sinistra - conclude Polverini - Casa Pound e Blocco studentesco non sono formazioni anti-sistema, ma parte integrante del progetto di Berlusconi: un´unica forza di governo che, grazie al contributo dei cosiddetti `fascisti del terzo millennio´, concluderà le riforme liberiste di cui l´Italia ha bisogno". (ANSA) Cli/Adv 06 13.09 MAG
ROMA: OPERAZIONE `DADA SPALMAN´, ALEMANNO: "FINALMENTE DIMOSTRATO DI QUALE PASTA E´ FATTA CASA POUND "
Il sindaco della capitale Gianni Alemanno è intervenuto nel dibattito sulla nascita dell´ennesima corrente nel Pdl. "Voglio esprimere la mia personale felicità e quella dei miei più stretti collaboratori per la scelta definitiva di Casa Pound - ha detto Alemanno - L´azione di questa mattina fa capire di che pasta sono fatti questi giovani. Si conclude così un lungo lavoro portato avanti dal presidente Berlusconi, con il prezioso aiuto di tanti amici della nostra antica comunità, come Enzo Piso, Antonio Lucarelli, Gabriele Adinolfi". "Il Pdl si conferma un partito dalla forte identità - continua Alemanno - Rivendico il merito personale e della giunta che presiedo di aver da tempo costruito un rapporto stretto con questi ragazzi, finanziando le loro sedi e le loro iniziative. Tra queste, ricordo con piacere quelle con Marcello Dell´Utri e Giuseppe Ciarrapico. Sono giovani un po´ nostalgici, ma sono gli unici che provano a disturbare le attività dei centri sociali e contrastare il movimento dell´Onda contro la riforma Gelmini". "La data di oggi - conclude Alemnno - rappresenta il vero atto di nascita del Pdl. Gli episodi isolati di corruzione che hanno coinvolto in questi giorni il partito [la condanna di Piso per il LazioGate, le dimissioni di Scajola, l´indagine su Verdini e l´inchiesta nei confronti dell´assessore all´urbanistica Corsini, Ndr] non lasceranno alcun segno. Anche questa volta, l´Italia dovrà ringraziare Silvio Berlusconi".
(ANSA) Cli/Adv 06 13.23 MAG
Adro, sulla scuola Miglio tramonta il Sole delle Alpi ,una vittoria schiacciante
Scuola di Adro Annunciato per oggi l'inizio dela rimozione dei simboli leghisti. Il polo sarà intitolato ai Dandolo. Ma il sindaco non ci sta e minaccia denunce: "La volontà dell'amministrazione va rispettata"
Il dirigente del polo scolastico di Adro, Gianluigi Cadei, ha annunciato nel corso di una riunione del Consiglio di istituto tenutasi ieri sera la decisione di procedere alla rimozione dei simboli del Sole delle Alpi presenti nella scuola. La rimozione potrebbe iniziare già oggi e a quanto si è appreso sui banchi i simboli dovrebbero essere coperti da adesivi, mentre gli zerbini verrebbero arrotolati. Altre soluzioni verranno valutate per gli altri simboli.
Sempre nella riunione di ieri sera il consiglio di Istituto, secondo quando ha riferito uno dei componenti al termine della seduta, ha deciso di intitolare la scuola ai patrioti risorgimentali Enrico e Emilio Dandolo. Il polo era invece stato intitolato dal sindaco a Gianfranco Miglio. Ma il sindaco non ci sta: "Non mi è ancora stato comunicato nulla. Ho appreso tutto dai giornali. Ma se i simboli vengono rimossi dalla scuola, parte prima la denuncia e poi procedo al ripristino immediato", commenta Oscar Lancini. Che aggiunge: "La volontà dell'amministrazione comunale deve essere rispettata".
La decisione del dirigente illustrata al consiglio d'istituto, convocato in seduta straordinaria, ha sbloccato una situazione si stallo nella quale si rimpallavano responsabilità e decisioni sulla vicenda. Ed è giunta in un momento contrassegnato da una crescente tensione.
I Cobas scuola avevano annunciato che Adro sarebbe stata una delle sedi della manifestazione del 15 ottobre. Inoltre, nello scorso fine settimana, due dei soli affissi su una vetrata dell'istituto e collocati tra i bambini stilizzati, erano stati abrasi da sconosciuti facendo scattare anche l'allarme della scuola. Vicenda che si è appresa solo oggi e sulla quale c'e una denuncia ai carabinieri.
Il consiglio d'istituto ha ribadito la determinazione delle scorse settimane con la contrarietà alla presenza dei simboli a scuola ed ha dato "la profonda solidarietà", secondo quanto riferito da uno dei componenti del consiglio, genitore di un alunno, al dirigente che ha dovuto prendere "una determinazione ovviamente non facile - ha detto - le cui conseguenze in questo momento sono difficilmente delineabili".
da: Repubblica Milano
Il dirigente del polo scolastico di Adro, Gianluigi Cadei, ha annunciato nel corso di una riunione del Consiglio di istituto tenutasi ieri sera la decisione di procedere alla rimozione dei simboli del Sole delle Alpi presenti nella scuola. La rimozione potrebbe iniziare già oggi e a quanto si è appreso sui banchi i simboli dovrebbero essere coperti da adesivi, mentre gli zerbini verrebbero arrotolati. Altre soluzioni verranno valutate per gli altri simboli.
Sempre nella riunione di ieri sera il consiglio di Istituto, secondo quando ha riferito uno dei componenti al termine della seduta, ha deciso di intitolare la scuola ai patrioti risorgimentali Enrico e Emilio Dandolo. Il polo era invece stato intitolato dal sindaco a Gianfranco Miglio. Ma il sindaco non ci sta: "Non mi è ancora stato comunicato nulla. Ho appreso tutto dai giornali. Ma se i simboli vengono rimossi dalla scuola, parte prima la denuncia e poi procedo al ripristino immediato", commenta Oscar Lancini. Che aggiunge: "La volontà dell'amministrazione comunale deve essere rispettata".
La decisione del dirigente illustrata al consiglio d'istituto, convocato in seduta straordinaria, ha sbloccato una situazione si stallo nella quale si rimpallavano responsabilità e decisioni sulla vicenda. Ed è giunta in un momento contrassegnato da una crescente tensione.
I Cobas scuola avevano annunciato che Adro sarebbe stata una delle sedi della manifestazione del 15 ottobre. Inoltre, nello scorso fine settimana, due dei soli affissi su una vetrata dell'istituto e collocati tra i bambini stilizzati, erano stati abrasi da sconosciuti facendo scattare anche l'allarme della scuola. Vicenda che si è appresa solo oggi e sulla quale c'e una denuncia ai carabinieri.
Il consiglio d'istituto ha ribadito la determinazione delle scorse settimane con la contrarietà alla presenza dei simboli a scuola ed ha dato "la profonda solidarietà", secondo quanto riferito da uno dei componenti del consiglio, genitore di un alunno, al dirigente che ha dovuto prendere "una determinazione ovviamente non facile - ha detto - le cui conseguenze in questo momento sono difficilmente delineabili".
da: Repubblica Milano
lunedì 11 ottobre 2010
Un utente del nostro social protegge forse per una "distrazione" un pedofilo stupratore e spaccia falsità infami,indovinate chi è ?
Sarà lui Antikom?Certo che gli assomiglia! |
Stravolge spudoratamente verità storiche spacciando il falso e rimuovendo letteralmente dalla memoria fatti e sentenze passate in definitivo,ancora peggio rimuove del tutto la figura di Mario Placanica (che sià un parente?) l'assassino di Carlo Giuliani e in seguito riconvertitosi in un pedofilo stupratore verso una bambina undicenne !
Altre stronzate da commentare non mancano,io mi sono limitato a segnalare due frammenti giusto per il dovere della memoria verso Carlo Giuliani e i ragazzi "ospitati" nella caserma di Bolzaneto.
Vieni a Genova a spacciare le tue cazzate Antikom,vedrai la calorosa accoglienza che ti fanno !
"Possiamo citare ad esempio quanto avvenne al tempo del G8 di Genova, con l'uccisione di Carlo Giuliani. C'era una fotografia che rappresentava in modo icastico ciò che era effettivamente successo, e cioè una situazione di guerriglia urbana nella quale un rivoltoso, travisato in viso e dotato di armi improprie, è rimasto ucciso mentre stava prendendo parte a un deliberato assalto a una camionetta dei Carabinieri. Eppure, non solo in Italia, la narrazione di quel fatto che ha prevalso sui media di mezzo mondo ha completamente rovesciato la realtà fenomenica, trasformando l'assaltatore in una vittima inerme, e i militari nel braccio armato e brutale di un regime oppressivo."
G8 Genova, violenze Bolzaneto: tutti condannati in Appello
I 44 imputati ritenuti colpevoli delle violenze commesse sui manifestanti nella caserma di Bolzaneto. Reati per lo più prescritti, ma dovranno risarcire le vittime. Per sette di loro pene comprese tra uno e tre anni,continua a leggere....
Infine...un ennesimo "dettaglio della storia" insignificante, trascurato,grave,forse doleva ad Antikom ammettere che tra le fila dei giusti stava uno stupratore pedofilo !
Mario Placanica l'assassino di Carlo Giuliani, era un giovane carabiniere il 20 luglio 2001, accusato e poi assolto di aver ucciso Carlo Giuliani, a Genova.Il giovane carabiniere cresce come la somma erogata, 400.000 euro, che gli fu consegnata da Vittorio Feltri direttore del quotidiano Libero, ricavata da sottoscrizioni aperte e chiuse in un anno, per sostenere le spese legali e mediche del giovane militare coinvolto, suo malgrado, nei gravi incidenti di Genova, simbolo non solo delle aggressioni fisiche, ma anche di una campagna di delegittimazione del lavoro delle forze dell’ordine“ e diventa anche padre oltre che marito di Sveva Mancuso. Sono passati 9 anni e non è chiaro niente,tantomeno cosa passa nella mente di quell’uomo non qualunque per una giornata non qualunque del G8 italiano.Sono invece molto comuni le denunce della moglie che da un articolo del secolo XIX intitolato «Le minacce a Placanica? Se le scriveva da solo», si rende noto che “ lo ha lasciato nell’ottobre 2007, dopo due anni di matrimonio, e un figlio, dopo aver diviso con lui sofferenze, botte, incidenti sospetti, paranoie, microspie, psicofarmaci, ossessioni: un baratro in cui i fantasmi di Mario avrebbero fatto sprofondare l’intera famiglia. Con i pezzi di una vita da rimettere insieme, giù in Calabria.“
Si sono aggiunte da due anni le accuse di violenza sessuale nei confronti di una bambina, all’epoca undicenne.Placanica scrive, alla moglie e ai giornali, bigliettini non proprio amorosi e non a firma sua, ovviamente,continua a leggere...
"Fenomeni di dissonanza cognitiva, del resto, si erano già prodotti ai tempi dell'attentato alle Torri Gemelle di New York, con il fiorire in rete delle varie teorie complottiste. Lo stesso era avvenuto in Italia, all'inizio degli anni '70, quando la stampa ha iniziato a presentare le nascenti Brigate Rosse come agenti della Cia, o comunque come fascisti prezzolati, onde non dover ammettere che dalle ideologie di sinistra stessero sorgendo comportamenti sociali radicalmente inaccettabili."
Ecco un dettaglio "sfuggito" all'attenzione di Antikom e,piccolo dettaglio tra i tanti che possiamo fornire al fazioso mistificatore specializatosi in provocazioni a tutto campo,nello spaccio del falso e su mandato del padrone:
È la prima volta che le Brigate Rosse decidono di colprire un sindacalista organico alla sinistra italiana. L'omicidio fu seguito da una forte reazione da parte di partiti e sindacati e della società civile, in particolare quella legata al partito comunista. Al funerale, cui partecipano 250.000 persone, presenzia il Presidente della Repubblica Sandro Pertini,continua a leggere....
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domenica 10 ottobre 2010
Silvio berlusconi e la saponetta,Coinvolti Frattini,Ciarrapico,Vittorio Sgarbi e...
Una provocazione dalla Svizzera: Berlusconi per gli elvetici diventa un sapone. Il Telegraph riporta infatti la notizia che al Museo d' Arte Contemporanea Migros di Zurigo, fino al 28 novembre, sarà esposta una preziosa saponetta. L'artista svizzero Gianni Motti dice di averla prodotta utilizzando il materiale di scarto di una liposuzione che il premier avrebbe effettuato in una clinica svizzera nel 2004. L'avrebbe poi venduta a un anonimo collezionista privato nel 2005, quando il pezzo apparve alla fiera di Art Basel. Dal canto suo la clinica svizzera nega le affermazioni dell'artista sulla provenienza del materiale (di PAOLA BENVENUTO)
Clic sull'immagine per accedere alla galleria fotografica completa
100coseocosi-Una bella notizia non trovate,magari se l'avessero accompagnata con un adeguato commento critico,d'arte,sarebbe stato meglio,è
un opera d'Arte Contemporanea,con il suo carico di provocazione,potesse godere per cosi dire di una discreta visibilità invece di restare confinata negli ambienti specialistici sarebbe rendere giustizia al genio dell'artista,è dissacrante,iconoclasta,beffarda,un sarcasmo corrosivo,acido,cinico con un che di dadaista;lo meritava specie in queste ultime settimane in cui sui media ha aleggiato lo scandalo delle barzellette del Premier,barzellette connotate da un lato di sessismo (la Bindi) e dall'altro di antisemitismo e già che ci siamo date una occhiata qui,troverete la cosa gustosissima e pure qui .
Lo sapete di solito la sottile ironia dell'Arte Contemporanea sfugge alla comprensione della "plebaglia" !
E Il Premier meritava ampiamente questo contrappasso...trasgressivo.
Tornando alla saponetta mi pare già di vedere Frattini l'immarcescibile ministro agli affari esteri dannarsi l'anima per gli scarsi esiti delle sue pressioni sulle autorità svizzere,gente che è stata capace di tenere testa a Gheddaffi per mesi (...) Figuriamoci se si sarebbero fatti intimorire da Frattini !Per cui l'opera continuerà ad essere esposta,qualcuno malignamente ha aggiunto: " ...protetta ! "
Come ? Che è stà storia? Da chi?
Da De Benedetti suggerisce il "qualcuno" maligno,fazioso...più avanti capirete perchè (...) in fondo la notizia è uscita su La Repubblica.it...forse volutamente minimizzata,banalizzata (...)
Mi immagino Frattini intento a in telefonate indignatissime alla clinica a cui è stata sottratta la saponetta," negate negate negate anche l'evidenza " la clinica si agita scompostamente,nega il fatto e dall'altro e si spertica in scuse,rischia seriamente una reputazione costruita in anni di sapiente raffinata discrezione calvinista,la permanenza del Premier in quella clinica doveva,doveva restare riservata,un segreto di stato altro che "piazza Fontana"...!
Che ne penserebbelo quelle centinaia di migliaia di estatiche casalinghe afflitte dalla cellulite che tanto adorano il loro Silvio se sapessero che s'intrippa con i loro stessi problemi di grasso mà con certamente una ampia disponibilità di mezzi per sollevarsi dall'impaccio ?
Scoprire di colpo che un vecchietto si dà allegramente alla liposuzione dopo la nomea dei chili di cerone e il trapianto di capelli sotto la bandana... insomma non credo o per lo meno loro non credono possa giovare all'appetito dell'urna elettorale almeno secondo le attese della "Casa delle Libertà".
Non di meno Vittorio Sgarbi consultato d'urgenza " vedi un po tu cosa puoi fare...." e a stretto giro di posta:" mà che volete che faccia neanche li conosco quelli di Zurigo,eppoi state tranquilli gli italiani non capiscono un cazzo d'Arte Contemporanea...sono delle capre,stanno li giusto all'altezza del "trota" o poco più ! " e all'altro capo del telefono la voce nervosa,querula :" se non fosse che un pirla si è preso la briga di spiegarla a Silvio tutta stà arte contemporanea...e se l'è presa parecchio,si è chiesto cosa direbbe Putin a saperlo cosi sbertucciato ...senti fatti venire una idea perchè ..." Vittorio ascolta paziente annuisce comprensivo trattenendo a stento la risata e promette che farà un salto a Zurigo all'indomani per parlare con il curatore della mostra,forse suggerisce riesco persino a fare una chiacchierata con l'artista...ma tra sè e sè "...si figuriamoci se questo si fà sfuggire dalle mani l'occasione di uno scandalo di questa portata ! Chi glielo dice al Boss che l'Arte Contemporanea si nutre di provocazioni e di scandalo ? "
" Promettigli mari e monti e minaccialo...guarda che non potrai mai esporre in Italia se indisponi il governo,lusingalo ...fai la puttana insomma che ti riesce bene! " taglia corto lasciando nervoso e irritabile lo Sgarbo nazionale non abituato a farsi tirare per le orecchie...
Bene esaurito il preambolo veniamo al sodo,i media parlano della saponetta in termini feticistici,la sua "preziosità" starebbe esclusivamente nel fatto dell'appartenenza,nulla di più idiota,solo un cretino puo bersi una storiella del genere !
Io ci credo che la saponetta è stata fatta realmente con il grasso "carne della mia carne" di Berlusconi,in fondo non è forse il suo il partito dell'ammore eucaristico ?!
Ciarrapico che non è tanto scemo dev'essere uno dei primi ad esserci arrivato e forse uno degli artefici della voce che l'artista è stipendiato da una lobby ebraica desiderosa di togliersi qualche sassolino dalle scarpe verso le "eccentriche" alleanze politiche in cui si è intortato il Premier per conservare brandelli infimi di vitalità al suo governo (...)
Anzi affatto escluso che Silvio quando ha saputo la portata della connotazione,del senso dell'opera sia andato letteralmente su tutte le furie.
" e cosi dietro a Fini...dietro alla D'Addario ci sono loro ? " avrà sicuramente pensato affranto e con un che della constatazione.
A qualcuno di voi dev'essere saltato all'occhio all'istante cosa rievoca la saponetta,la targhetta indica:"mani pulite" a sott'intendere la mafiosità (si puo dire? Mà si che si puo dire,se l'è fatto sfuggire Dell'Utri durante una deposizione !) del premier su cui gioca lui stesso mà giù per il versante del fascino del mascalzone...a mo di maschera,specchietto per le allodole ovvio,un senso nasconde benissimo l'altro,raffinata surreale tecnica di mimetizazione tra la persuasione occulta e la distrazione di massa.
Nascondi un carro armato vero coprendolo con un carro armato di cartone (...da l'arte della guerra di Qzert)
Invece il senso dell'opera è più profondo e pare riservato a una "ristretta" cerchia di iniziati,all'arte certo mà anche a qualcosa d'altro.
La saponetta è innazi tutto rievoca senza tanti fronzoli la Shoah,l'Olocausto da un lato e dall'altro capovolgendone il senso un invito neanche tanto malcelato a farne una saponetta davvero del premier !
Per lavare la vergogna,l'onta di cui ha saputo coprirsi una nazione ?
Roba da Brigate Rosse...un invito alla giustizia di classe...
L'Artista supporta il significato,il senso nascosto (ma non tanto) dell'opera citando smaccatamente (ai cinefili non puo essere sfuggito) un noto film eversivo,anarcoide "Fight Club" di David Fincher tratto dall'omonimo romanzo di Chuck Palahniuk,Il film offre una visione altamente critica del consumismo e dell'alienazione dell'uomo moderno,il protagonista è Brad Pitt un originale anticonformista produttore e venditore di sapone (pare quasi la foto metaforica di Silvio) ,qui trovate la sintesi e il senso più profondo dell'opera.
E il film che senza dubbio ha ispirato l'opera,partito certamente all'inizio con l'intenzione di denunciare la marea montante dell'antisemitismo in alcune realtà europee (...) ha successivamente colto al volo l'occasione offerta dal personale fedifrago della clinica (...) successivamente esplode lo scandalo,l'ennesimo sulle barzellette antisemite del Premier e l'artista si mette all'opera tantopiù che pareva tutto già predisposto per una lettura concettuale neppure troppo sofisticata,qui il link di un'altro fatto che potrebbe aver attizzato l'immaginazione dell'artista.
Infine per darvi il quadro completo di tutta la faccenda debbo rievocare un episodio accaduto a Herbert Von Karajan il direttore d'orchestra iscritto in gioventù e fatto mai rinnegato al partito nazista (...) giunto a New York per un concerto e trovatosi di fronte ad una sala vuota con un solo spettatore il quale aveva acquistato tutti i biglietti,un ebreo (ha ha ha ha) gli tocco tenere lo stesso il concerto, messo sotto scacco gioco le partiture musicali come se fosse la scimmia di un circo (...) a rammentargli la condizzione degli orchestrali ebrei che accompagnavano suonando i confratelli nelle camere a gas (...) sottile raffinata vendetta,sassolino che si tolse dalle scarpe una comunità affatto priva di memoria e lasciatemelo dire...che Berlusconi la sottostima !
(non è solo una allusione)
E cosi se vogliamo fare un po di bieca dietrologia siamo venuti al senso ultimo dell'opera d'Arte esposta a Zurigo,si tratta di una raffinata vendetta costruita ad arte e forse come suggerisce Ciarrapico persino di un avvertimento!
"...c'entra quel De Benedetti e il suo fottuto giornalaccio ! "
Tutto quello che qui si dice è frutto di pettegolezzi,indiscrezioni,fantasie e quant'altro costituisce l'ingrediente primo dell'arte e della commedia umana e si sà questa non è mai a servizio della verità !
Mà...come ebbe a dire Pablo Ruiz Picasso :" L'arte è la menzogna che ci permette di conoscere la verità.
" e in fondo stiamo parlando di un'opera d'arte !
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IL TAPPETO AFGANO DI IGNAZIO LA RUSSA,QUELLO CHE NON MOSTRA A NESSUNO SVELATO A VOI IN QUESTI GIORNI DI LUTTO
Fonte
Un Rarissimo manufatto d'Arte,un tappeto "Realista" Afgano |
Un mio amico era solito dire:
"Quand’ero piccolo, mia madre mi diceva: “se farai il soldato, sarai generale; se diventarai monaco, sarai Papa.” Ho voluto fare il pittore, e sono diventato Picasso!"
Ebbene proprio lui Pablo Ruiz Picasso ci illustra magnificamente il senso profondo,evidente di questa opera d’arte: " La pittura non è fatta per decorare gli appartamenti. È uno strumento di guerra offensiva e difensiva contro il nemico ! "
E un Rarissimo manufatto d’Arte,un tappeto Afgano "Realista" (Quando in un manufatto d’arte fà ingresso la Realtà con il suo carico di tragico) ,un’opera d’Arte Contemporanea,ancor più violenta,iconoclasta e provocatoria di certa Arte Concettuale dei nostri giorni (...) parla della guerra in termini di pedagogia resistente,in breve è un tappeto "Talebano" che insegna lo spirito della resistenza all’oppressore.
Si puo supporre che sia stato commissionato ad una famiglia di stretta osservanza "islamica" da uno dei tanti signori della guerra locali mà osservando la sua fattura ricca di un primitivismo creativo stupefacente si puo ipotizzare che l’opera riproduca con spirito un po naif un disegno o una affiche,un poster clandestino delle zone di guerra (...)
Il campo delle ipotesi è vasto,poco importa il tappeto è bellissimo.
Questo genere di opere è estremamente ambito dal collezionismo di tutto il mondo (quelli veri) quantunque le signore piccolo borghesi e le casalinghe "Aiazzonate" lo disprezzino per la sua eccentricità,il suo valore ?
All’incirca 50.000 euro una volta che giunge nelle Gallerie d’Arte e aggiungo che chi lo ha tessuto questa somma non la vedrà mai (...) e peggio rischia la vita se dovesse avere a che fare con le forze di polizia del governo di Kaboul !
Se il ministro alla difesa Ignazio La Russa ne possiede uno?
Quasi certamente,un souvenir,dono graditissimo ricevuto dalle mani di uno dei nostri generali,un presente da esibire solo agli intimi ovviamente !
A supporre che prima hanno dovuto lavarlo accuratamente dal sangue rappreso!
Non lo si trova certamente sulle bancarelle del mercato...
Queste opere sono per cosi dire clandestine,quando se ne trova una significa o che il proprietario ci ha lasciato le penne o che la malasorte ha "sorriso" a chi lo ha tessuto !
Presto il Moma di New York organizzerà una mostra sull’Arte di Guerra ed è paradossale che proprio gli occupanti siano cosi sensibili all’arte locale,immaginate voi un po qualche decina di collezionisti furiosi,isterici che girano per i mercati di Kaboul con l’aria del cospiratore a caccia di tappeti tanto da ingenerare perplessità nella popolazione locale abituati ad americani che chiedono a destra e a manca il numero di telefono di Bin Laden e dell’altro suo compare il Mollah Omar !
...dimenticavo:nel tappeto la disposizione di tutte le forze occupanti e dei mezzi di cui dispongono.Piuttosto informati direi...
Infine,questa guerra è persa,i nostri 4000 soldati li di stanza lo sanno benissimo,un po meno informato il nostro governo,sperano che Obama faccia qualche passo definitivo verso l’abbandono dell’occupazione,pardon "missione di pace" ormai li succede di tutto:militari afgani addestrati dalle truppe alleate finiscono per sparare non sui Talebani ma sui "nostri" ,strana guerra questa...
" chi disprezza la propia vita è padrone della tua ! " (Seneca)
Infine,questa guerra è persa,i nostri 4000 soldati li di stanza lo sanno benissimo,un po meno informato il nostro governo,sperano che Obama faccia qualche passo definitivo verso l’abbandono dell’occupazione,pardon "missione di pace" ormai li succede di tutto:militari afgani addestrati dalle truppe alleate finiscono per sparare non sui Talebani ma sui "nostri" ,strana guerra questa...
" chi disprezza la propia vita è padrone della tua ! " (Seneca)
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