Vivistat (statistiche)

sabato 25 settembre 2010

Chi sono i Barbari...."brancaleone" dell'antipolitica



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E un fatto,le armate "brancaleone" dell'antipolitica (foraggiate a dovere da chi si ripromette di cavalcarle e di manipolarle) le estreme destre in generale,nazistoidi,fasciste,post fasciste,leghiste con il loro carico di populismo,demagogia e qualunquismo esasperato vanno all'assalto dei palazzi del potere,lo fanno senza alcuna morale,etica,riguardo,animati solo da un sordo risentimento cui subito dopo segue una neanche tanta malcelata voglia di vendetta,un arraffa arraffa magna magna che rammenta la rivolta dei Mao Mao in Africa quando uscivano dalle fattorie dei bianchi dopo averli massacrati e stuprati a dovere con dei cessi sulla testa...o quando esibivano fieri i vasi da notte dei padroni bianchi come una conquista sociale!
Come se questa truppa starnazzante avesse combattuto per anni sotto le mura del castello sotto assedio;ora aspira giustamente alla gratificazione che spetta al vincitore,il diritto di saccheggio per lo stupro si vedrà più tardi,ci sono ancora troppi testimoni in giro!
Diciamocelo chiaro,questa isterica massa di imbecilli "arrapati" (definizione impropria) non è nemmeno da ieri che circonda le mura,si sono svegliati dal torpore all'alba dell'assedio,solo perchè finalmente le onde hanno toccato la sponda dell'acquitrino in cui sonnecchiavano le loro esistenze arenate,spaparanzati e indifferenti alle cose del mondo,la congiuntura,la crisi ha incominciato a mordergli le tasche e il loro standard di vita,adesso si sentono minacciati,in pericolo di vita,qualcosa che li destabilizza profondamente e reagiscono di conseguenza,sbraitano scompostamente,si dibattono e si accavallano gli uni agli altri,boccheggiano come se gli mancasse l'aria,cercare di essere nelle prime fila,inevitabilmente avanzano i più spregiudicati,quelli privi di ogni scrupolo e non solo,in essi si identificano milioni di persone,una identificazione confusa,a tratti inconscia,un disperato tentativo di identificare tratti comuni finisce per posarsi sui personaggi più squallidi e squalificati,queli che meglio riflettono questa spregevole ignobile base (...) questi qualunque sia il loro passato (ieri li avrebbero disprezzati) vengono proiettati alla ribalta e più strillano,più starnazzano,più vomitano sino ad svuotare le visceri senza alcun pudore più il successo in termini di consenso politico gli arride.
Questo è un fatto,un dato sociologico se vogliamo,antropologia bestiale,qualcosa di darwiniano nella sua accezzione più selvaggia e negativa,milioni di deboli,di nullità,si aggregano dietro a quello che appare come un carro vincente (...) per puro conformismo (altro male italico) 
Confusi,sfigati sbavano di rabbia e arrancano a ondate disordinate giù per una deriva disgraziatamente in discesa e apparentemente innarestabile...
Come erigere un argine che arresti l'onda della nuova barbarie?
Con i vecchi sistemi? Per intenderci le classiche forme della violenza istituzionale e repressiva?
Impossibile! 
Costoro hanno giù infiltrato,incancrenito,intossicato lo stato...una triste constatazione tanto più che li si è lasciati fare (...)
Con la violenza che anima le avanguardie idealiste,rivoluzionarie;quelli che rivoltati,indignati,scandalizzati si dicono pronti ad una guerra civile ?
Oppure con un lungo utopico processo di acculturazione e rieducazione ?
Se soltanto ci fosse lo stato a svolgereil suo ruolo questi interrogativi non si porrebbero...
Abbiamo sotto gli occhi lo smantellamento dello stato pezzo per pezzo, e butto giù sinteticamente: la cultura,la scuola,l'università,la ricerca,il fisco,la giustizia,il principio di uguaglianza tra i cittadini....uno strangolamento per dosi omeopatiche (come ebbe a definirla Umberto Eco) lo stesso stato che dovrebbe salvaguardare il benessere dei suoi cittadini di cui una buona parte di essi accecati dal furore,dal cieco rancore,dalla disillusione menano colpi di accetta alle sue radici minando il patto sociale alle fondamenta...e quanto domani avrebbe potuto proteggerli.
Un po come prendersi a martellate i coglioni papale papale!
La reazione a tutto questo di alcuni è "tanto peggio tanto meglio",in altri di sconcerto,perplessità,orrore,in altri ancora si assiste ad una rimozione,meglio non vedere,sapere,attitudine tipica della enime candide con il culto del "regno che verrà" chissà forse cosi l'incubo potrebbe passare,domani è un'altro giorno...se non fosse che questa barbarie penetra per ogni interstizio,spiraglio e riesce ad intossicare ogni quotidiano,anche quello del più avveduto e saggio dei filosofi.
Presto ci toccherà nascondere dei ricercati e nemmeno gli Dei sanno quando tutto questo passerà e se passerà !








Dolce funebre,"lotta di classe" addio non ci sono più padroni,solo coglioni!

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Esibire gli scandali di corte

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Non sono gli scandali di corte a far notizia ma la loro esibizione, l’esposizione compiaciuta dei peccati e delle impunità come si usava un tempo con le lenzuola, sporcate dal sangue delle mogli dopo la prima notte di nozze e appese ai balconi dei paesi. Prendete l’insediamento alla presidenza del Consiglio di Stato di Pasquale de Lise, lo stesso De Lise che insieme con Balducci gestiva l’assegnazione delle case del Vaticano ad amici e famigli, lo stesso De Lise che Lunardi racconta di aver incontrato quando gli serviva una casa, lo stesso De Lise costretto un mese a giustificarsi in affanno davanti ai giudici di Perugia per un versamento da 250 euro finito sul suo conto corrente. La compravendita di un appartamento, spiegò. E la cosa è finita lì.

Mercoledì scorso De Lise è diventato presidente del Consiglio di Stato per volontà di Silvio Berlusconi. Per la cerimonia (una cosa discreta: ottocento inviti, copia del discorso d’insediamento rilegata e offerta a ciascun ospite, cerimonia proiettata sui maxischermi di quattro sale minori di Palazzo Spada) è stata chiamata a corte la cricca al completo. Da Giacomo Caliendo, sottosegretario alle Finanze, indagato per associazione segreta nell’inchiesta sulla P3, a Mario Sancita, consigliere della Corte dei conti, indagato per corruzione assieme al costruttore Anemone. Presenti anche i ministri di Berlusconi in gran spolvero, i prelati di Propaganda Fide (le duemila case di proprietà del Vaticano da mettere a disposizione dei potenti del paese), gli amici dei circoli romani, i costruttori pariolini sotto inchiesta. Da qualche parte, nelle seconde file, c’era anche Luciano Violante che il senso dello Stato non lo tradisce mai.

E’ l’Italia, bellezza. Lobbisti, palazzinari, indagati, piduisti, triduisti, governisti, vaticanisti… leggendo le carte dei processi che li riguardano, ci sarebbe da nascondersi: invece si mettono il vestito buono di tintoria e di presentano al gran galà del potere, facce di bronzo e sorrisi di ferro, immarcescibili, impuniti, inimitabili. Per loro è solo una passerella, un red carpet per mostrare al paese che i giudici passano, le inchieste pure ma loro restano, avvitati dentro i loro abiti blu, nelle loro auto blu, in cima ai loro scranni. Peccato che di quest’Italietta si parli poco e male. I giornali ne scrivono distrattamente; i circoli politici, anche quelli che per mestiere dovrebbero vigilare e far opposizione, s’occupano d’altro.

In una settimana dai dirigenti del centrosinistra abbiamo contato quindici lanci di agenzia su Nichi Vendola che dovrebbe occuparsi di Puglia, altro che primarie... Non una riga, una parola, sul sindaco (Pdl) di Castelvolturno che, a due anni dalla strage di camorra nel suo paese, ha dichiarato di non voler commemorare i sei nigeriani ammazzati. Se ne devono andare tutti. Anche con i piedi davanti, vivi o morti, e per fortuna ci sono i Casalesi che sanno fare il mestiere loro…

Se dieci anni fa il sindaco di Corleone, qualunque fosse il suo partito, si fosse rifiutato di commemorare una vittima di mafia, sarebbe stato rimosso dal suo incarico per ordine del Quirinale, ripudiato dalla politica e inseguito a pernacchie per il resto della sua esistenza. Sul sindaco di Castelvolturno che, di fatto, loda la camorra e le sue esecuzioni in piazza, le uniche parole di rassegnato stupore sono arrivate dai giudici di Caserta che ogni giorno tentano di raddrizzare l’àncora col ginocchio. Da quartieri nobili della politica, silenzio. E poi ci stupiamo che a Castelvolturno la Lega abbia preso il 15%.

Prima di perdere nelle urne abbiamo perso nella società. Registrando, senza mai reagire, lo smottamento del comune sentire verso i piani bassi della civiltà. In compenso ci rallegriamo di poter regolare in pubblico i nostri conti politici personali, produciamo ogni giorno fondazioni e pronunciamenti, lucidiamo i muscoli in vista della guerra…
Domani nella battaglia pensa a me, scriveva Shakespeare. Pensiamo a loro, nella battaglia. Agli impuniti che sfilano le celebrare se stessi, ai nigeriani d’Italia ammazzati a fucilate dai camorristi e ammazzati di nuovo da un sindaco che sputa sulla loro morte. Pensiamo alle cose che accadono, prima di abituarci definitivamente ad esse.
25 settembre 2010
 
 

Silvio e il "Teatrino""ultime dichiarazioni attinenti Fini !

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venerdì 24 settembre 2010

Lodo Mondadori: scontati 250 milioni a Fininvest

Lo stabilisce una nuova perizia che rivede i calcoli del giudice di primo grado.
I 3 consulenti nominati dalla corte d’Appello, Luigi Guatri, Maria Martellini e Giorgio Pollicelli rivedono i calcoli fatti dal giudice di primo grado Raimondo Mesiano che aveva deciso un risarcimento da Fininvest a Cir per 750 milioni. Il danno subito dalla Cir in occasione dell’accordo dell’aprile 1991 per la spartizione degli asset Mondadori, Espresso e Repubblica è, sempre per i consulenti, più basso del 30-35% rispetto a quello indicato nella sentenza del Tribunale. I tre periti incaricati dalla Corte di verificare le variazioni di valore delle società coinvolte nel perimetro dell’accordo di aprile 1991 rispetto al giugno 1990, data in cui era stata tentata un’altra spartizione, che il giudice di primo grado Raimondo Mesiano aveva considerato più favorevole a De Benedetti. Tra le due date era intervenuta, il 24 gennaio 1991, la sentenza sul Lodo Mondadori che, secondo Mesiano, essendo frutto di una corruzione pro-Fininvest, avrebbe costretto la Cir a siglare una transazione piu’ sfavorevole.
L’EVOLUZIONE DEI MERCATI - Nella perizia che sarà discussa martedì prossimo in udienza la variazione 1990-91 del valore di Mondadori, Amef, Espresso, Repubblica e Finegil è per 44,5 milioni di euro derivante non da una posizione negoziale sfavorevole ma dagli andamenti economici delle società e dall’evoluzione dei mercati di riferimento. In particolare, il valore di Ame-Amef era diminuito di 40,3 miliardi di lire, quelli di Repubblica, Finegil ed Espresso erano aumentati rispettivamente di 24,6, 11,7 e 9,7 miliardi di lire. Questi valori si sommano, in quanto nella transazione sono tutti nella direzione favorevole a Fininvest, giungendo all’importo di 85,3 miliardi di lire, ovvero 44,5 milioni di euro. Questa somma è più bassa del 18,8% rispetto ai 236,5 milioni di euro calcolati dal giudice Mesiano come divario di valore tra le due spartizioni, da lui definite rispettivamente “corrotta” e “pulita”. Nella sentenza di primo grado i tre periti hanno riscontrato anche un errore di calcolo, quantificabile in un importo che varia tra i 34,5 milioni e i 54,1 milioni, il che abbassa ulteriormente da un minimo di 182,4 a un massimo di 202 milioni il valore iniziale del danno, quindi dal 22,1% al 24,4% in meno.
LA GUERRA DEI VENT’ANNI - I periti invece non si sono occupati di altre voci di risarcimento della sentenza di primo grado, quali il danno per le spese legali sostenute (8,2 milioni) e la lesione dell’immagine patrimoniale della Cir (20,6 milioni), che saranno quindi valutate dalla Corte d’appello. E non è finita qui. Mesiano nella sua sentenza aveva deciso anche la condanna per danni non patrimoniali, ma senza quantificarli per ragioni di tempo. La quantificazione sarà oggetto di una causa a parte. Martedì in udienza i giudici dovranno valutare se richiamare al lavoro i periti per eventuali chiarimenti sul contenuto della loro decisione. Se il collegio della corte d’Appello dovesse valutare problemi di interpretazione posti dalle parti ci sarebbe una coda di lavoro per i periti. Ma le parti non potranno fare obiezioni nel merito. Successivamente ci sarà un deposito di memorie prima delle conclusioni finali. La sentenza d’Appello dovrebbe arrivare tra la fine del 2010 e l’inizio del 2011, esattamente a 20 anni dall’avvio della ‘guerra di Segrate’ per il controllo del maggior gruppo editoriale italiano.
http://www.giornalettismo.com/archives/83911/lodo-mondadori-scontati-250-milioni/

I Giudici di "Berlino": Ci salveranno loro?

30 settembre, a Bruxelles si discute per un Parlamento Europeo Pulito

Come i lettori del Fatto Quotidiano ricorderanno, lo scorso anno ho lanciato dal mio blog www.andreadambra.eu un’iniziativa per rendere ineleggibili i condannati al Parlamento Europeo sulla falsa riga di quella per un Parlamento Pulito ideata da Beppe Grillo e che da due anni giace nei cassetti del Senato con le 350mila firme raccolte l’8 Settembre 2007.

La Commissione petizioni del Parlamento Europeo dichiarò l’anno scorso ricevibile la mia petizione (417/2009) e la inviò per competenza alla Commissione Affari Costituzionali (AFCO) che aveva già in esame una modifica dell’atto riguardante le elezioni di cui chiedevo la modifica.
Con la nuova legislatura risultante dalle elezioni europee però la composizione della Commissione AFCO cambiò e alla sua presidenza Carlo Casini (UDC/PPE) prese il posto del socialista tedesco Jo Leinen.

Casini quindi rispose alla Commissione Petizioni scrivendo che “la sua” commissione non aveva alcun margine di intervento sulla questione (cosa non vera) e preso atto di tale risposta la Commissione Petizioni chiuse la mia petizione.

Le migliaia di petizioni inviate però soprattutto grazie al sostegno del fattoquotidiano.it (con il banner inserito in Agosto) insieme allo “sbugiardamento” della risposta di Carlo Casini da parte del sottoscritto hanno convinto la Commissione Petizioni non solo a riaprire la mia richiesta ma ad aggiungervi anche le migliaia di firme ricevute di chi vuole un Parlamento Europeo Pulito e ad inserire l’argomento all’ordine del giorno della prossima seduta della Commissione che si terrà il 30 Settembre a Bruxelles alla quale sono inoltre stato invitato a partecipare come oratore in qualità di primo firmatario.

Certo del vostro sostegno, Vi ringrazio per quanto avete fatto fino ad ora


Andrea D’Ambra
http://www.andreadambra.eu/?s=parlamento+europeo+pulito

"maledetti sapientoni!"



Ascolto, leggo la disperazione di operai in cassa integrazione, di disoccupati, di anziani con una pensione vergognosa...sono testimonianze tremendamente vere, sofferte e spaventose, perchè descrivono la condizione di troppa brava gente che si vede derubata di tutto, che ha per consolazione solo quella di sapere che anche "i cattivi" moriranno, ecchecazzo, quando hai solo questo, sei davvero alla canna del gas....tra le atroci verità dette in questi sfoghi, scandalosi PERCHE' VERI, mi soffermo su un aspetto che forse è banale, ma che mi fa spesso riflettere:  i supermercati discount, sono sempre pieni, ci autoconvinciamo che i prodotti non sono malaccio, vogliamo credere che è la pubblicità  la causa del prezzo maggiore di altri prodotti, ci illudiamo che, però, anche quella che acquistiamo noi, deve essere roba controllata e sicura...dobbiamo farlo perchè siamo dei depravati, e abbiamo il bruttissimo vizio di mangiare ogni giorno, e perciò DOBBIAMO guardare la quantità, e ignorare la qualità...poi accendi la tv, su qualche programma idiota con il solito esperto di alimentazione, accanto al solito cuoco, che ci spiega che un olio di oliva, per essere buono deve costare almeno 5 volte quanto lo paghiamo noi, e il burro, e la pasta, la farina, la frutta senza pesticidi, e la carne,... il pesce si salva, c'è quello azzurro,è vero ha un po' troppo piombo, perciò ti fregano in po' sul peso..:-O...e lo stronzo insiste, e ti parla del vino, del formaggio, del latte e del caffè...ti spiazza, ti toglie le tue illusioni, costruite con tanta fatica...maledetti sapientoni!...
Autore del commento: Profilo floydfloyd

Il nuovo sol dell'avvenir del Kompagno Putin....

Russia, gioventù assassinata
 
  • Una sconcertante statistica è stata pubblicata dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) a proposito degli omicidi tra i giovani e giovanissimi in Europa. Dai dati risulta che in Russia la percentuale di giovani tra i 10 e i 29 anni d’età che muoiono uccisi da qualcun altro non solo è la più alta d’Europa ma raggiunge livelli incredibili: 34 volte di più rispetto al paese meno violento, la Germania. In cifre, risulta che in Russia 15,85 giovani su centomila ogni anno muoiono assassinati, contro 0,48 in Germania.
    Nella truce graduatoria pubblicata dall’OMS, la Russia è seguita – a una certa distanza – dall’Albania e poi dal Kazakhstan, rispettivamente con 11,20 e 10,66 su centomila; a 6,31 si colloca la Bielorussia, a 5,60 l’Ucraina, a 4,71 il Kirghizstan, seguito poi dall’Estonia e dalla Lituania. Viene quindi Israele (4,30) e poi ancora altri paesi dell’ex Unione sovietica: Lettonia, Moldova, Georgia. Il peggior paese “occidentale” è il Belgio con 1,95 vittime su centomila; l’Italia si colloca a 1,03 – la peggior posizione tra i grandi paesi europei come la Spagna (1,02), la Francia (0,60), la Gran Bretagna (0,58) e la citata Germania, che ha il dato migliore di tutti.
    Il giornale online The Moscow News riporta i dati, specificando che la base statistica usata dall’OMS è piuttosto disomogenea, dato che per molti paesi il periodo preso in considerazione è il 2004-2006 mentre per la Russia i dati paragonabili sono più vecchi del 1998 e si riferiscono al periodo più buio del paese, i disastrosi anni eltsiniani seguiti al crollo dell’Unione sovietica e del sistema socialista; resta il fatto, sottolinea il giornale, che evidentemente in Russia agiscono fattori che altrove non esistono o esistono in modo attenuato: in primo luogo l’incidenza dell’alcolismo giovanile, quindi una “cultura della violenza” e uno scarso apprezzamento per il valore della vita che risale probabilmente a diverse generazioni fa, all’epoca della guerra e delle repressioni staliniane (impossibile dimenticare il detto di Stalin, “niente uomo, niente problema”. Conta molto poi la povertà di ampi strati di popolazione, insieme all’ineguaglianza sociale: lo studio dell’OMS sottolinea infatti che i dati più impressionanti vengono tutti dai paesi dove la prosperità è minore e meno omogeneamente diffusa.
    Il rapporto tra maschi e femmine tra le giovani vittime di omicidio si situa in generale a livello di 3,6 maschi per ogni femmina, con un rapporto un po’ più alto (3,8) nei paesi a basso reddito, che poi rappresentano la grande maggioranza dei casi, e decisamente più basso (2,4) nei paesi più prosperi, dove anche il numero degli omicidi è molto minore. A spiegare questa differenza vengono chiamati in causa soprattutto fattori culturali (che portano a competizioni violente tra giovani maschi per motivi di “onore” o “prestigio”) e ancora una volta l’alcolismo, decisamente più diffuso tra i maschi rispetto alle femmine.
    L’analisi pubblicata evidenzia anche altri “dettagli”: per esempio, che l’arma omicida, nell’insieme dei paesi considerati, è prevalentemente il coltello (40 per cento dei casi), seguito dai cosiddetti “oggetti contundenti” (bastoni, mazze, sassi), dallo strangolamento e infine dalle armi da fuoco. Queste ultime sono invece prevalenti in alcuni paesi (tra cui l’Italia, la Georgia, l’Azerbaigian); interessante la notazione secondo cui negli ultimi anni in diversi paesi, in primis la Russia, sarebbe in forte crescita il numero dei giovani assassinati col mezzo più brutale ed “economico”, cioè mazze e bastoni; in generale, comunque, sembra in forte crescita anche il numero dei giovani che escono di casa armati di coltelli.
di a. d.
pubblicato il 23 settembre 2010

La discarica dei senzavergogna.....

Come t'arraffo l'onorevole 

http://espresso.repubblica.it/dettaglio/come-tarraffo-lonorevole/2134613/24

Susanna Turco
Perché il Cav. è così sicuro di trovare la maggioranza in Parlamento? Perché ha alle spalle una lunga carriera di acquisti alle Camere. Da Luigi Grillo a Cecchi Gori, da Mastella a De Gregorio. Altro che "rispetto degli elettori"...
(21 settembre 2010) Stretto tra uno Iannaccone e un Tanoni, impigliato negli eterni enigmi dei Lombardo e dei Mannino, impegnato a dragare chiunque tra Gruppo misto, nomi mai sentiti e malpancisti d'ogni dove, in quest'alba d'autunno, col suo governo che traballa, Silvio Berlusconi pare colpito dalla maledizione di Prodi: incollato anche lui alla sedia come un contabile, a caccia di una maggioranza alla Camera anche senza finiani.

Un paradosso, per uno che era partito con il leggendario scarto di cento parlamentari. Una beffa, visto che il metodo (trattativa privata, per così dire) è lo stesso che usò per buttare giù il Professore. Una tradizione, perché è dal '94 che il Cavaliere va forte nell'arte di sgraffignare gli onorevoli che abbisognano. Imprenditorialità, attitudine al mercato, occhio nel valutare il costo, diciamo. Anche solo riempiendo di cioccolatini gli interlocutori ("Prendetene ancora, per dopo"), come faceva quando stava a via dell'Anima.

Il suo primo acquisto fu Luigi Grillo, nel '94: eletto coi Popolari, lanciò nel vento 25 anni di sinistra Dc uscendo dall'Aula del Senato al momento di votare la fiducia, mossa essenziale visto che il Cavaliere era sotto di quattro. "Nessun tradimento, una scelta politica", rivendicò. Tre mesi dopo divenne sottosegretario, ma mica per quello, che diamine. Fuori dall'aula, quella "magica notte", lo seguirono altri tre Ppi: Vittorio Cecchi Gori, Tommaso Zanoletti, e Nuccio Cusumano.

Lo stesso Cusumano che nel 2008, 14 anni dopo, militando nell'Udeur cercò di nuovo il ruolo del salvatore del governo. Prodi, in quel caso. Non gli riuscì, e fu pure accusato di "tradimento". Dal suo leader Clemente Mastella, il quale era appena passato col Cavaliere avendo immediata l'assicurazione - raccontò poi Vespa - di dieci parlamentari tutti suoi, al giro successivo (non se ne fece poi niente: Mastella veleggia solo all'Europarlamento). Giorni d'oro, quelli, per il Cavaliere arraffante. Riuscì a convincere, fra l'altro, i liberaldemocratici Lamberto Dini e Giuseppe Scalera (ora rispuntato nell'inchiesta sulla P3).

Non mise a segno il colpo con il senatore eletto in Australia Nino Randazzo, ma lo sforzo fu notevole, come documentarono poi le intercettazioni e la relativa inchiesta. Prodi a parte, gli sfizi più gustosi se li è tolti a spese di Di Pietro: nel 2001, quando gli sottrasse in 24 ore l'unico eletto del Senato, Valerio Carrara; nel 2006, quando gli soffiò Sergio De Gregorio. Il suo miglior colpo secco resta però Silvio Liotta: l'anonimo che nel 1998 fece cadere Prodi, avendo lasciato un anno prima Forza Italia per passare con Dini (che appoggiava l'Ulivo). "Sei stato più bravo del Polo", si congratulò il Cavaliere. Ma poi a rieleggerlo (per l'ultima volta) fu il Ccd di Casini. Perché, si sa, l'apice della gloria si raggiunge col salto della quaglia: dopo, chiedere a Mastella, si raccolgono i resti.


IL CASO

Sconto Ici alla Chiesa
la Ue processa l'Italia

Esenzioni per due miliardi l'anno. Bruxelles accelera: "Sono aiuti di Stato". Se l'Italia sarà condannata, dovrà chiedere il rimborso delle tasse non pagate La Chiesa ha un patrimonio di circa 100mila fabbricati

dal nostro inviato ALBERTO D'ARGENIO

BRUXELLES - Le esenzioni fiscali concesse alla Chiesa costano allo Stato italiano un'indagine formale dell'Ue per aiuti di Stato incompatibili con le norme sulla concorrenza. Dopo quattro anni di scambi di informazioni, due archiviazioni e una serie di controricorsi, Bruxelles mette in moto "un'indagine approfondita" sui privilegi fiscali attribuiti agli enti ecclesiastici in settori in cui "l'azienda Chiesa" (conta circa 100 mila fabbricati) è leader nazionale: ospedali, scuole private, alberghi e altre strutture commerciali che godono di un'esenzione totale dal pagamento dell'Ici e del 50% da quello sull'Ires. Con un risparmio annuo che si avvicina ai due miliardi di euro e conseguenti vantaggi competitivi rispetto ai concorrenti laici.

La procedura per aiuti di Stato sarà aperta a metà ottobre dalla Commissione europea. La decisione è già stata scritta e al momento è soggetta alle ultime limature. Nell'introduzione del documento redatto dal commissario alla Concorrenza Joaquin Almunia si legge: "Alla luce delle informazioni a disposizione la Commissione non può escludere che le misure costituiscano un aiuto di Stato e decide quindi di indagare oltre". In poche parole, da scambi di informazioni informali il dossier diventa ufficiale e fa scattare quella procedura di 18 mesi al termine della quale la Ue dovrà emettere un verdetto.

La procedura contro lo Stato italiano si articolerà su tre fronti: sotto accusa verranno subito messi il mancato pagamento dell'Ici e l'articolo 149 (4 comma) del Testo unico delle imposte sui redditi che conferisce a vita la qualifica di enti non commerciali a quelli ecclesiastici (non svolgete un'attività di impresa a prescindere e quindi pagate meno tasse). Il terzo filone riguarda lo sconto del 50% dell'Ires concesso agli enti della Chiesa che operano nella sanità e nell'istruzione: prenderà la forma di una richiesta di informazioni approfondita essendo risalente agli anni '50, prima della nascita della Cee.

L'esenzione totale dall'Ici è stata introdotta nel dicembre 2005, in campagna elettorale, dal governo Berlusconi e quindi rivista da quello Prodi (2006) che messo sotto pressione dalla Ue aveva ristretto i privilegi solo alle attività "non esclusivamente commerciali". Intervento aggirato da ospedali o scuole che al loro interno hanno una piccola cappella. Le norme erano state portate a Bruxelles da una denuncia promossa dal radicale Maurizio Turco e del fiscalista Carlo Pontesilli (segretario di anticlericale. net) assistiti dall'avvocato Alessandro Nucara. L'allora commissaria Neelie Kroes aveva però archiviato due volte il caso e a Bruxelles in molti raccontano le fortissime pressioni ricevute da entrambe le sponde del Tevere. Di fronte all'ennesima archiviazione i denuncianti si sono rivolti alla Corte di giustizia e i legali di Bruxelles hanno convinto Almunia ad aprire la scomoda procedura (andare contro il Vaticano e un Paese fondatore non è mai consigliato) per evitare una condanna per inazione da parte dei giudici del Lussemburgo.

Condanna difficile da scampare leggendo le "conclusioni preliminari" contenute nel documento dello stesso Almunia: l'esistenza dell'aiuto di Stato è resa chiara dal "minor gettito per l'erario" e la norma viola la concorrenza in quanto i beneficiari degli sconti Ici "sembrano" essere in concorrenza con altri operatori nel settore turistico-alberghiero e della sanità. Insomma, le condizioni dell'esistenza dell'aiuto e della sua incompatibilità con le norme Ue "sembrano essere soddisfatte". Analisi curiosamente opposta a quella contenuta nelle due precedenti archiviazioni (2008 e 2010) quando non c'erano timori di una sconfessione da parte della Corte. Con l'apertura dell'indagine formale le parti avranno un mese per presentare le proprie ragioni. Quindi entro 18 mesi Bruxelles dovrà decidere se assolvere o condannare l'Italia, con conseguente fine dei privilegi e inevitabile rimborso all'erario delle tasse non pagate dagli enti ecclesiastici. (24 settembre 2010) http://www.repubblica.it/esteri/2010/09/24/news/ue_ici_chiesa-7373099/?ref=HREC1-6

Predicare bene e razzolare male....

Come t'invento i sette peccati capitali ...e li infrango uno ad uno

di Alessandro Capriccioli Curiosando su Wikipedia mi sono imbattuto nella voce "Peccati Capitali": sarà che sono un laicista, ma la tentazione di fare qualche piccola verifica è stata invincibile.

SUPERBIA
Per superbia si intende la ipervalutazione della propria persona e delle proprie capacità, correlata ad un atteggiamento “di superiorità” verso gli individui considerati inferiori.

Ratzinger: “Salvezza solo nella Chiesa cattolica”.
Ratzinger fa squillare le trombe. Ribadisce l'unicità e la supremazia del cattolicesimo, respinge l'idea che le Chiese cristiane possano essere considerate su un piede di parità, proclama fermamente che le religioni non costituiscono vie uguali per raggiungere Dio, perché l'unica via vera resta la Chiesa cattolica.

AVARIZIA
L’avarizia è la scarsa disponibilità a spendere e a donare ciò che si possiede.

Mancato pagamento dei servizi idrici allo Stato Italiano.
Il Vaticano si rifiuta di pagare le bollette per le forniture idriche accessorie legate non solo all'acqua consumata, ma più in generale all'allacciamento idrico, come ad esempio la manutenzione della rete fognaria o la gestione delle acque di scarico. Nel 1999 l'azienda municipalizzata ACEA richiese pubblicamente il risarcimento per 20 anni di servizi non pagati, circa 50 miliardi di vecchie lire. Il Vaticano si rifiutò di pagare il servizio sfruttando il suo status di nazione a tutti gli effetti.

LUSSURIA
Nella dottrina cattolica classica, la lussuria è frutto della concupiscenza della carne (al pari del peccato di gola e dell’accidia) ed infrange sia il Sesto Comandamento che vieta di commettere atti impuri sia il Nono che riguarda il desiderare la donna d’altri.

Promosso il cardinale dello scandalo: polemiche Usa sulle scelte vaticane.
Dall'onta delle dimissioni sulla scia dello scandalo per i casi di pedofilia nella diocesi di Boston all'onore di essere uno dei nove cardinali che avranno l'onore di celebrare le messe funebri per Giovanni Paolo II. E' la sorte di Bernard Law, ex arcivescovo di Boston e attuale arciprete di Santa Maria Maggiore a Roma, una delle quattro basiliche patriarcali.

IRA
Secono la dottrina cattolica, l’ira, specialmente intesa come sentimento di vendetta, è uno dei sette vizi capitali, da cui bisogna astenersi sempre e in ogni caso, pena la maledizione eterna.

Welby, negati i funerali religiosi.
Il vicariato di Roma ha negato i funerali religiosi a Piergiorgio Welby. "Si tratta di un caso troppo clamoroso", ha spiegato il viceparroco della chiesa di Don Bosco, dove la vigilia di Natale dovevano svolgersi le esequie.

GOLA
La gola è il desiderio di ingurgitare più di quanto l’individuo necessita. E’ l’ingordigia di cibi e bevande.

Sigarette, un bicchierino di cognac e spumante per brindare all’eletto.
Ma nel "recinto" del conclave, oltre a "parlare tra loro" e votare, i cardinali mangiano, bevono, dormono e, qualche volta, fumano e scherzano. Ed anche spumante, cognac e sigarette hanno un piccolo posto nella storia dei conclavi.

INVIDIA
L’invidia è un sentimento malevolo nei confronti di un’altra persona o gruppo di persone che possiedono qualcosa (concretamente o metaforicamente) che l’invidioso non possiede.

Il Papa: “E’ un diritto della Chiesa intervenire nel dibattito politico”.
La religione, precisa il Papa, "non può essere relegata alla sfera privata".

ACCIDIA
Il significato del termine è oggi vago, ma resta fortemente connotato, nelle culture cristiane, di implicazioni moralistiche e negative, nel cattolicesimo, infatti, è un vizio capitale costituito dall’indolenza nell’operare il bene.

Il Papa: “Matrimonio e astinenza la strada per prevenire l’Aids”.
"E' di vitale importanza comunicare il messaggio che la fedeltà nel matrimonio e l'astinenza al di fuori di esso sono la via migliore per evitare l'infezione e per fermare la diffusione dell'Aids. Dopo aborto e eutanasia, Benedetto XVI torna a far sentire la sua voce.
23 settembre 2010

giovedì 23 settembre 2010

Unicredit, Adro, la fiction tv: dove vince il “Grand, gross, ciula e baloss” (ecco chi ci aiuta a capire...)



Grand e gross, ciula e baloss: così più o meno in dialetto lombardo si dice di quelli “grossi e fessi” in lingua usata al di sotto del Po. Ciula e baloss, grand e gross e anche, inevitabilmente, violenti più o meno consapevoli nella loro grossolanità. E anche, inevitabilmente, pericolosi per se stessi e per chi gli sta vicino. Pericolosi e dannosi anche se in perfetta buona fede, infatti quando la buona e convinta fede è del gran e gross, ciula e baloss, questa è aggravante e non attenuante. Il ciula e baloss sfascia anche se non vuole e un gran e gross, ciula e baloss si aggira per l’Italia, anzi dovunque si accomoda in Italia. Un ciula e baloss grand e gross che spazia e cammina insieme a noi, con noi lotta e governa, dalla grande Unicredit al piccolo Adro, per arrivare fino alla tv e alle sue fiction.
Un ciula e baloss con la casacca parlamentare dell’Idv e quella “sociale” di una delle tante associazione “consumatori” ha brindato alla cacciata di Alessandro Profumo da amministratore delegato di Unicredit. Felicità perchè è “caduto” un big della finanza. Individualmente “caduto” poi mica tanto: 40 milioni di euro di buonuscita, almeno due riversati in beneficenza, e comunque non certo un futuro di disperata disoccupazione. E una vita professionale fin qui non certo depressiva: quanta adrenalina e realizzazione ci può essere nel costruire la prima e più forte banca internazionale italiana… Il “già fatto” da Alessandro Profumo basta a riempire di legittimo orgoglio una vita. Quindi non ci dorremo per Profumo, non ne ha bisogno.
Però il ciula e baloss grand e gross, quello grosso davvero che non è il parlamentare dell’Idv, ci ha dato con la violenza della sua grossolanità la zappa sui piedi, i nostri piedi. I piedi di chi Profumo neanche lo conosce e, come direbbe il baloss, neanche “se lo fila”. Il ciula gross ha infatti comunicato al mondo che in Italia chi mette in piedi una banca internazionale va buttato fuori da quella stessa banca. Perché? Perchè è ovvio: ha messo in piedi una banca internazionale. Il Wall Street Journal e il New Times hanno messo la notizia in prima pagina. Con stupore, quasi non ci credevano. Per loro non è facile credere che in Italia valga e sia stata rispristinata la legge per cui le banche devono “servire il territorio” e cioè dare i soldi agli amici e conoscenti della parte politica dominante e vincente. Per loro, ingenui anglosassoni, non è facile credere che il grande e grosso “ciula e baloss” italiano pensi ed esiga che siano i politici “di territorio” a decidere chi e cosa fa una banca. Noi italiani, invece scaltri e uomini di mondo, lo sappiamo e lo accettiamo. Noi abbiamo le regole più furbe del mondo, quelle per cui i soldi si arraffano, è questo il nostro modello di investimento. E ora ogni correntista di Unicredit sa, se soltanto lo vuole sapere, che i suoi soldi saranno prestati secondo criterio di “territorio” e soprattutto famiglia politica. Una cosa che rassicura.
Il ciula baloss grand e gross è in fondo lo stesso che ha messo 700 simboli di partito sulle mura e sui banchi di una scuola di Stato. Ha fatto vedere quanto è “gross”, quanto è forte. E anche quanto è “ciula”: una scuola con lo stampino crea alla lunga uomini e donne con lo stampino. Non proprio un grande investimento formativo. Nella sua grossolanità il “timbratore di Adro” è stato inevitabilmente violento, fa parte del suo carattere di baloss. Così come violento e soprattutto grand, gross, ciula e baloss è stato il governatore del Veneto Luca Zaia quando si è lamentato con Mediaset e Confalonieri perchè in “Distretto di Polizia 10″ c’è il personaggio di un agente bergamasco grosso e fesso. Ha detto Zaia “Stereotipi offensivi nei confronti della gente del Nord… Andazzo di culturame razzista nei confronti del Nord e dei suoi abitanti”. Zaia vuole che nella fiction i “padani” siano tutti raffigurati come brillanti ed arguti, lo può fare perchè è “grand e gross”.
Alessandro Profumo
Come “grand e gross” è lo schieramento di interessi che vuole Unicredit e il sistema creditizio italiano come bancomat di Governatori e assessori, partiti e ministri. E “grand e gross” è l’argomento bastone secondo cui chi vince le elezioni si prende la scuola e chi non gli piace peggio per lui. Grandi, grossi e, appunto, “ciula e baloss”. Non come Giovanni Brenta, personaggio immaginario della fiction, e neanche come i bergamaschi in carne e ossa. Ciula e baloss come questa Italia che sfascia e piccona le pareti di casa per arraffare la moneta d’oro impastata nel cemento e poi, beato e trionfante, si ritrova senza tetto.
La Fonte

Fini la "questione morale" !

Amici vi mando un commento che volevo fare su un post dedicato alla prima pagina di "libero" con fini nudo...dovevo scriverlo lì? ..boh, senti io te lo mando, vedi tu che farne.
Ciao :)
Autore del commento Dru Floyd


Non sono tra quelli che esaltano fini, certo, qualsiasi sia il motivo che ha portato il presidente della camera a sollevare la questione morale '...) non posso negare che, perlomeno, gli ha dato un po' di visibilità, naturalmente gli sforzi dell'uga e dei suoi servi  si sono sono concentrati, non tanto nel dimostrare che anche lui è sporco e perciò è ridicolo,che adesso faccia la morale agli altri, teoria comunque risibile, perchè è l'alce che dice cornuta alla capra...è vero, ma non toglie un grammo dalle sue corna...ma piuttosto sul parlare esclusivamente delle corna della capretta, del suo pelo, dei suoi zoccoli...buttarla in caciara..
E che altro potevano fare, poveracci!
Qualcuno ogni parola...pelo...zoccol(e)i...la trovavano una lama a doppio taglio, perchè fanno ricordare da che pulpito viene la predica, sottolinea il fatto che, tapini, QUALSIASI magagna denuncino del nemico, l'uga e la sua corte ce l'ha già in casa e in quantità e qualità eccezzionali....ma per la maggior parte dei casi la solita strategia di distrazione di massa, funziona.
Schiaffare fini nudo, sottolineare e spiegare!!! 
Che, dopo le tette della veronica ci risparmiano il pisello dell'odioso traditore è esilarante, se quelli sono giornalisti...datemi il premio pulizer, please

Chi è responsabile dell'edificazione di questo ghetto ? Un fatto gravissimo dalla forte connotazione razziale e xenofoba !


Adesso cercano una nuova elementare. "Ma siamo preoccupati per i bimbi arabi: come impareranno la nostra lingua se restano tra loro? Credevamo in questa scuola nella integrazione, nello scambio di culture. Siamo stati ingenui ma le istituzioni non possono esserlo". A parlare è Giada Zaini, 33 anni. "Lui in quella classe non vuole più andare. Piange, dice che si sente diverso, che i suoi compagni fra loro parlano arabo e lui non capisce". Loris ha 6 anni ed era uno dei due bambini italiani iscritti nell'unica classe prima delle elementari di via Paravia, assieme a 19 compagni stranieri, quasi tutti nordafricani.
"Il nostro è stato un esperimento fallito e se ci penso mi sento in colpa con Loris", dice ora mamma Giada, che lo aveva portato in quella scuola di proposito, di modo che potesse stare con alcuni suoi compagni dell'asilo. Ragazzini stranieri, ovviamente, a cui il piccolo è affezionato. Ma una volta entrato in aula "ha capito che lì lo straniero era lui" spiega il papà, Massimiliano Casali, 33 anni, allenatore di cavalli da corsa. Da due giorni Giada e Massimiliano fanno il giro delle scuole del quartiere, chiedendo di potere iscrivere il figlio in una classe "dove ci siano almeno un po' di italiani". L'impatto è stato brutale. "Il primo giorno di lezioni - racconta la mamma - sono entrata nell'aula e avrei voluto fotografare i bambini, tutti insieme. Alcuni genitori, forse egiziani, me lo hanno impedito in modo brusco. Mi hanno detto che non mi sarei dovuta permettere di fotografare i loro figli, e che avrei dovuto inquadrare mio figlio da solo al banco". Convinta che "fra italiani e stranieri non c'è differenza e l'integrazione è importante", si aspettava un benvenuto diverso.
Per iscrivere Loris nella "scuola ghetto" di via Paravia aveva dovuto bisticciare con Mara, la suocera, che l'aveva messa in guardia: "Una scuola senza italiani è una cosa fuori dal mondo". Giada ha tenuto duro. Pensava che il fatto di avere in classe un paio di amichetti sarebbe stato più importante rispetto alla nazionalità dei compagni. Ma alla prova dei fatti si è dovuta ricredere. Se l'episodio della fotografia ha fatto vacillare la convinzione multiculturale della mamma, il papà ha capito in quale situazione era finito suo figlio quando ha chiesto alla preside di iscrivere il bambino all'ora di religione. "Non sono cattolico praticante - racconta - ma mi sarebbe piaciuto che Loris la frequentasse. Sua nonna ci tiene, e il cattolicesimo è una parte importante della nostra cultura. La preside mi ha spiegato che però rischiava di ritrovarsi solo in classe, dal momento che tutti gli altri bambini avrebbero probabilmente scelto l'ora alternativa". Tornato a casa la sera, arrabbiato e deluso, ha dovuto consolare il figlio in lacrime, diverso perché italiano. Ed è finita così l'avventura dei genitori di Loris, la cui buona volontà di integrazione si è schiantata contro il disastro dell'amministrazione. E lo stesso destino subirà l'altra bimba italiana della classe: i suoi genitori stanno cercando un'altra scuola.
In via Paravia ci sarà quindi una prima elementare composta solo da bambini stranieri, una classe che in realtà non dovrebbe esistere. Il ministro Gelmini ha infatti varato un regolamento che prevede il tetto del 30 per cento per gli stranieri in ogni classe, per mettere fine "alle scuole ghetto". Peccato che, a forza di deroghe, in Lombardia il principio non sia stato applicato in nessuna delle 129 scuole che sforavano il tetto. Oltre a via Paravia ci sono molte altre classi dove gli italiani sono minoranza. Alle medie di via General Govone, ad esempio, è italiano uno studente su tre: il famoso 30 per cento, ma al contrario.
"Adesso la nostra unica preoccupazione è trovare una nuova scuola per Loris - dice Giada - siamo stati ingenui, ma le istituzioni non possono esserlo. Lo dico anche per i bimbi stranieri: come potranno imparare bene l'italiano se non lo parlano nemmeno fra di loro?". Il direttore scolastico regionale Giuseppe Colosio, a cui Giada e Massimiliano hanno scritto ieri per raccontare la loro vicenda, da un anno e mezzo promette che "presto l'inaccettabile situazione di via Paravia sarà affrontata". Per ora di concreto c'è la convocazione di una riunione con la preside Agnese Banfi, in programma domani "per chiedere spiegazioni".
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mercoledì 22 settembre 2010

I Puntini sulle "i" tutto quello che non sapete del Sud voi del Nord...




IL Regno delle due Sicilie
Premessa:
L’ultimo re del Regno di Napoli, Francesco II, è ricordato come Francischiello. E’ sbeffeggiato dai libri di storia. In realtà è indicato nei libri come Franceschiello, ma a Napoli è ricordato come Francischiello (ed è ancora presente in alcuni modi di dire…) e io così lo chiamo. Smontiamo tutto quello che mi hanno insegnato nella scuola piemontese nella quale ho studiato:
I Savoia han liberato il sud dalla dominazione straniera
Francischiello nacque a Napoli, era un napoletano a tutti gli effetti (addirittura era soprannimato Lasà per la nota passione per le lasagne).
Non vedo come possa aver senso questa l’affermazione.

Vabbè, era nato a Napoli, ma era spagnolo
Sì era spagnolo, ma era anche piemontese. Era infatti figlio di Ferdinando II di Borbone e Maria Cristina di Savoia (figlia a sua volta di Re Vittorio Emanuele I). Dunque era discendente diretto di casa Savoia. A dirla tutta era l’UNICO discendente diretto dei Savoia. Forse i piemontesi han deciso di invadere il sud per paura che Francischiello decidesse LUI di unire l’Italia sotto un unico Regno, in maniera legale e indolore.
Sì, ma Francischiello non era buono come Re. Infatti gli è stato dato questo soprannome perchè non era capace…
Tratto da wikipedia:
Francesco II di Borbone, pur regnando per poco più di un anno, concesse più autonomie ai comuni, emanò amnistie, nominò delle commissioni aventi lo scopo di migliorare le condizioni dei carcerati nei luoghi di detenzione, dimezzò l’imposta sul macinato, ridusse le tasse doganali, fece aprire le borse di cambio a Reggio Calabria e Chieti; inoltre, siccome era in corso una carestia dette ordini per l’acquisto di grano all’estero per rivenderlo sottocosto alla popolazione e per donarlo alle persone più indigenti, ampliò la rete ferroviaria del Regno (Napoli-Foggia, Foggia-Capo d’Otranto, Palermo-Messina-Catania). In ultimo, ancora nel 1862, quando era ormai già esule in Roma, inviò una grossa somma in aiuto ai napoletani vittime di una delle tante eruzioni del Vesuvio.

Il sud era poverissimo, la gente viveva in condizioni pietose. Quando abbiam portato loro il sapone se lo sono mangiato perchè si puzzavano di fame.
Napoli: prima città al Mondo a portare nelle case l’acqua corrente
1735: Prima Cattedra di Astronomia, in Italia, affidata a Napoli a Pietro De Martino
1751: Il più grande palazzo d’Europa a pianta orizzontale, il Real Albergo dei Poveri
1754: Prima Cattedra di Economia, nel mondo, affidata a Napoli ad Antonio Genovesi
1762: Accademia di Architettura, una delle prime e più prestigiose in Europa
1763: Primo Cimitero italiano per poveri (il “Cimitero delle 366 fosse”, nei pressi di Poggioreale a Napoli, su disegno di Ferdinando Fuga)
1781: Primo Codice Marittimo nel mondo (opera di Michele Jorio)
1782: Primo intervento in Italia di Profilassi Anti-tubercolare
1783: Primo Cimitero in Europa ad uso di tutte le classi sociali (Palermo)
1789: Prima assegnazione di “Case Popolari” in Italia (San Leucio presso Caserta).
Prima istituzione di assistenza sanitaria gratuita (San Leucio)
1792: Primo Atlante Marittimo nel mondo (Giovanni Antonio Rizzi Zannoni, Atlante Marittimo delle Due Sicilie. (vol. I) elaborato dalla prestigiosa Scuola di Cartografia napoletana)
1801: Primo Museo Mineralogico del mondo
1807: Primo “Orto botanico” in Italia a Napoli di concezione moderna,
1812: Prima Scuola di Ballo in Italia, annessa al San Carlo
1813: Primo Ospedale Psichiatrico italiano (Reale Morotrofio di Aversa)
1818: Prima nave a vapore nel mediterraneo “Ferdinando I”
1819: Primo Osservatorio Astronomico in Europa a Capodimonte
1832: Primo Ponte sospeso (il Ponte “Real Ferdinando” sul Garigliano), in ferro, in Europa continentale
1833: Prima Nave da crociera in Europa “Francesco I”
1835: Primo istituto italiano per sordomuti
1836: Prima Compagnia di Navigazione a vapore nel Mediterraneo
1837: Prima Città d’Italia ad avere l’illuminazione a gas (primo esperimento nei portici di San Francesco di Paola)
1839: Prima Ferrovia italiana, tratto Napoli-Portici, poi prolungata sino a Salerno e a Caserta e Capua.
1839: Prima galleria ferroviaria del mondo
Prima Illuminazione a Gas di una città italiana (terza in Europa dopo Londra e Parigi) con 350 lampade
1840: Prima Fabbrica Metalmeccanica d’Italia per numero di operai (1050) a Pietrarsa presso Napoli
1841: Primo Centro Vulcanologico nel mondo presso il Vesuvio.
Primo sistema a fari lenticolari a luce costante in Italia
1843: Prima Nave da guerra a vapore d’Italia (pirofregata “Ercole”), varata a Castellammare.
Primo Periodico Psichiatrico italiano pubblicato presso il Reale Morotrofio di Aversa da Biagio Miraglia
1845: Prima Locomotiva a Vapore costruita in Italia a Pietrarsa.
Primo Osservatorio Meteorologico italiano (alle falde del Vesuvio)
1848: Primo esperimento di illuminazione a luce elettrica d’Italia a Lecce, per opera di mons. Giuseppe Candido. Illuminazione dell’intera piazza in occasione della festa patronale.
1852: Primo Telegrafo Elettrico in Italia (inaugurato il 31 luglio).
Primo Bacino di Carenaggio in muratura in Italia (nel porto di Napoli).
1853: Primo Piroscafo nel Mediterraneo per l’America (Il “Sicilia” della Società Sicula Transatlantica di Salvatore De Pace: 26 i giorni impiegati).
Prima applicazione dei principi Scuola Positiva Penale per il recupero dei malviventi
1856: Primo Premio Internazionale per la Produzione di Pasta (Esposizione Internazionale di Parigi
premio per il terzo Paese del mondo come sviluppo industriale).
Primo Premio Internazionale per la Lavorazione di Coralli (Mostra Industriale di Parigi)
Primo Sismografo Elettromagnetico nel mondo costruito da Luigi Calmieri
1859: Primo Stato Italiano in Europa produzione di Guanti (700.000 dozzine di paia ogni anno)
1860: Prima Flotta Mercantile d’Italia (seconda flotta mercantile d’Europa) e prima Flotta Militare (terza flotta militare d’Europa).
Prima nave ad elica (Monarca) in Italia varata a Castellammare.
Più grande Industria Navale d’Italia per operai (Castellammare di Stabia 2000 operai)
Primo tra gli Stati italiani per numero di Orfanotrofi, Ospizi, Collegi, Conservatori e strutture di Assistenza e Formazione.
Istituzione di Collegi Militari (La Scuola Militare Nunziatella il più antico Istituto di Formazione Militare d’Italia, ed uno dei più antichi del mondo
Prime agenzie turistiche italiane
La più bassa percentuale di mortalità infantile d’Italia.
La più alta percentuale di medici per abitanti in Italia.
Prima città d’Italia per numero di Teatri (Napoli), il Teatro San Carlo il più antico
teatro operante in Europa, costruito nel 1737
Prima città d’Italia per numero di Conservatori Musicali (Napoli).
Primo “Piano Regolatore” in Italia, per la Città di Napoli.
Prima città d’Italia per numero di Tipografie (113, in Napoli).
Prima città d’Italia per numero di pubblicazioni di Giornali e Riviste.
Primi Assegni Bancari della storia economica (polizzini sulle Fedi di Credito)
La più alta quotazione di rendita dei titoli di Stato (120% alla Borsa di Parigi).
Il Minore carico Tributario Erariale in Europa.
Maggior quantità di Lire-oro nei Banchi Nazionali (dei 668 milioni di Lire-oro, patrimonio di tutti gli Stati italiani messi insieme, 443 milioni erano del regno delle Due Sicilie).
Monopolio mondiale dello zolfo, avendo oltre 400 miniere di zolfo, copriva circa il 90% della produzione mondiale di zolfo e affini

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"i magnifici sette" per reagire alle provocazioni è nato quasi al completo il gruppo di autori e gestori del blog

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A fronte del fatto che da parecchio tempo Antikom  e i suoi accoliti fra cui brilla una feroce pattuglia di nazifascisti razzisti e xenofobi (mai stigmatizzati dal loro leader ) usi darsi con disincanto ad ogni bassezza,provocazione e speculazione strumentale per non parlare dei fake e dei troll (...) una presenza ben oltre l'opinione politica (...)

Purtroppo i reati d'opinione in Italia attualmente non prevedono ne lo prevede il regolamento di
OKNOtizie che possano essere bannati qui gruppi o quelle persone che esercitano dialetticamente la provocazione o l'incitamento all'odio razziale (...) il numero dei commenti che richiederebbero un acceso livello di attenzione sono troppi,ed è comprensibile l'imbarazzo degli amministraroi del Social OKNOtizie  (...) fanno quello che possono insomma.

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg02pVrdzIXGeZRMMICSJTEQXizDMfIYovZw5yCvPG4O_sBbKd8MREGILYtpBlizwSIKbYR5ysup3nqo6o8ErEkXJMe7w3sRn_I6Vct_IWTTkO4XYjtK_Q87-yzTYY2FmJW4CeEfqrdyQc/s400/Albero_a_forma_di_Pianeta_Terra+OKNOTIZIE.jpg
 
Assistiamo in tempi recenti ad una particolare recrudescenza,una accellerazione delle pubblicazioni in perfetto accordo (vedi tu la coincidenza) con le spregevoli politiche  governative tese ad utilizzare alcune minoranze etniche come capri espiatori alla propria crisi e inconsistenza politica.
Schifato,rivoltato ho deciso di reagire (in una dinamica collettiva) ben al di là della mera replica che si puo esercitare in
OKNOtizie con gli allegati (...)

Cionondimeno è un fatto che si approssima la campagna elettorale,riscontriamo alcune curiose coincidenze,i Komunistelli fanno la loro comparsa (organizzata per temi) sempre nei momenti critici del loro padrone pagatore (...) e stavolta cavalcano con insistenza argomenti infarciti di luoghi comuni,pregiudizi e slogan chiaramente ignobili,se la prendono con delle minoranze etniche (la perfetta arte della distrazione di massa) cercando di darci da bere la loro nocività nelle dinamiche della convivenza civile quasi che questi gruppi etnici producano più danno della Mafia,della Camorra,della 'Ndrangheta,della corruzzione,dell'evasione fiscale,della violenza sulle donne (per ragioni di brevità mi fermo qui...) !

Per questo propongo ad alcuni di noi di formare un gruppo composto da alcuni fra i più impegnati che si esprima su un unico dominio,un blog, le sue idee e le sue opinioni nello specifico anche in termini di commenti per quanto attiene il post del giorno del gruppo denominato "Komunistelli" se non altro si eviterà in tal modo di cadere nelle provocazioni che in un modo o nell'altro finiscono da un lato per gratificarli (sindrome del Troll Fankazzista) e dall'altro per dargli evidenza per quanto spregevole,ignobile possa essere una tale "luce".

Dopo i fatti francesi,le "boutades" le uscite populiste,demagogiche di Sarkozy (peraltro gli zingari espulsi sono già rientrati in Francia accompagnati dai loro avvocati!) e la schietta solidarietà manifestata dal governo tutto (Maroni e Silvio) alle politiche francesi peraltro stigmatizzate severamente dalla UE e dal'ONU appare evidente quale sarà il cavallo di battaglia dell'estrema destra che vira ancor più a destra (mà non gli gira la testa?) alquanto povera d'argomenti e con una severa crisi d'immaginazione a parte la scelta del Bostik per incollarsi al potere....

Un Blog comune sulla cui immagine (grafica) se mi sarà consentito badero personalmente godrà di 7 firme scelte tra i migliori di noi,fra i più sensibili e presenti nel Social,molti di loro li conosco,gli sarei immensamente grato se postassero comunicassero la loro m@il a questo indirizzo: michel.abbatangelo@gmail.com provvedero personalmente a contattarli per organizzare il da farsi in un ottica della comunicazione che vuole affermarsi a tutto campo nella dinamica dell'informazione (...) inglobando anche i commenti (alcuni veramente degli di nota,li raccoglieremo con cura) e quando si connota chiaramente in una dinamica resistenziale,democratica e libertaria.

Infine (e non meno importante) immetteremo nel blog i nostri contributi volti a sollecitare una discussione sulle prossime elezioni,suggerire dei candidati,far emergere delle figure degne di nota e stigmatizzarne altre con un occhio particolare ad un fatto che non è affatto sfuggito agli esperti della comunicazione Komunistella (...) OKNOtizie muove con la sua informazione web un cospicuo valore numerico in termini di consenso e mai come in questo momento i "piccoli" numeri contano!

Noi "sinistra che non c'è" se mi permettete la definizione lirica,poetica possiamo fare informazione,campagna elettorale,possiamo lottare stando davanti ai nostri pc forse meglio di tanti altri...


" I magnifici sette " è il nome del nascente blog

"I magnifici sette" background





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