Vivistat (statistiche)

sabato 2 ottobre 2010

Scuola 'leghista' Fli all'attacco: Se non toglie i simboli Adro da commissariare

Scuola 'leghista' Fli all'attacco: Se non toglie i simboli Adro da commissariare



ROMA, 2 ottobre 2010 - Continua ad alimentarsi il fuoco della polemica sulla scuola di Adro griffata con centinaia di simbolo leghisti. Ora che il battagliero sindaco del Carroccio sembra disposto a togliere i simboli, seppur ponendo il problema dei soldi necessari a farlo, il capogruppo di Fli, Itali Bocchino va all'attacco: "Non possiamo tollerare una situazione come quella di Adro. Se il sindaco non toglierà i simboli dalla scuola, come gruppo di Futuro e Libertà proporremo in Parlamento una mozione per impegnare il governo a verificare se esistono le condizioni per lo scioglimento del Consiglio comunale per atti contrari alla Costituzione".

 Bocchino sottolinea la necessità di un "federalismo responsabile, solidale e nazionale" e a  chi gli fa notare che il primo cittadino ha posto allo Stato la questione dei costi della rimozione, risponde: "Lui a messo quei simboli, chi vuole che li tolga?".
 
I GENITORI CONTRO  - Non sono tutti pro-sindaco i genitori di Adro. E c'è qualcuno che sembra voler fare la voce grossa: "Se entro due mesi non rimuovono i simboli del Sole delle Alpi dalla scuola, entreremo e lo faremo noi", minaccia il papà di una bambina che frequenta la prima media ad Adro, riferendosi ai 700 simboli del Sole delle Alpi. L’uomo ha preso la parola oggi nella manifestazione che si e’ tenuta in piazza Paolo VI a Brescia, nei pressi della Prefettura, e ha indicato anche "la scadenza del 2 dicembre prossimo, come quella entro cui rimuovere i simboli".

Ha spiegato che "è finito il tempo degli inviti, l’andazzo del partito non va bene e quindi se non saranno rimossi i simboli, io e altri genitori entreremo a farlo".

La manifestazione sotto la prefettura di Brescia è stata organizzata dal pd locale: erano presenti anche Francesca Puglisi, responsabile Scuola della segreteria nazionale, Filippo Penati capo della segreteria politica di Bersani e il segretario Pd di Brescia Pietro Bisinella e’ stata ricevuta dal vice Prefetto e ha richiesto l’immediato intervento della Prefettura per rimuovere quei simboli di partito da una scuola pubblica.
“E’ giunto il momento che siano lo Stato e le istituzioni a far rispettare- commenta Puglisi- le regole, costituzionali e democratiche, del nostro paese anche ad Adro. Le continue provocazioni del sindaco leghista hanno gia’ lacerato fin troppo la comunita’ e’ bene che siano le istituzioni ad intervenire per ristabilire il rispetto delle regole”.
 
LA SEGNALAZIONE DI MARONI -  Intanto lo stesso ministro dell'Interno segnala che esiste un asilo con simboli simili al sole delle Alpi a due passi da casa sua a Lozza, in provincia di Varese. Notizia che ha scatenato la corsa dei fotografi, alla ricerca dello scoop. "E pensare che sulla facciata dell’asilo infantile del mio paese ci sono delle decorazioni simili al sole delle Alpi e nessuno se n’è accorto - sorride il ministro - E' proprio di fronte al Comune, l’edificio è degli anni Trenta ed è stato donato da dei benefattori".

Come Umberto Bossi, il ministro leghista aveva duramente criticato, nei giorni scorsi, l’abbondanza di simboli leghisti nella struttura voluta dal sindaco del Carroccio, Oscar Lancini. "Intitolare la scuola a Gianfranco Miglio è stata una grande idea ma io mi sarei fermato lì" aveva commentato.

Fonte

E se esistesse una scuola diversa?


Sta tutto lì, non c'è dubbio. provate a pensare quanti problemi si risolverebbero in un mondo dove la stragrande maggioranza delle persone può frequentare una scuola con la esse maiuscola! una scuola che per prima cosa si prefigge di stimolare la mente, non solo la cultura, il sapere, ma proprio il ragionamento L'USO della testa!!!
  
pensate, per esempio, al problema degli zingari; non c'è dubbio che a prescindere dal fascino di una cultura un po' romantica, un po' esotica, dal modo di vivere, almeno apparentemente, senza regole, senza imposizioni, e che proprio per questo può conquistare o disgustare, è stupido negare che sono spesso dediti al furto, che hanno spesso un maschilismo profondo e che spesso è difficile la convivenza con loro proprio per i loro "difetti" ma anche per i "difetti" di chi vive accanto a loro (intolleranza, razzismo, spesso vero odio verso TUTTI loro)...bene, come credete che si possano migliorare tutte queste persone, come pensate si possa trovare un compromesso, una soluzione che non sia ghettizzarli? deportarli? sterminarli?...e per quanto riguarda "gli ospiti" che fare? imporre una convivenza non voluta? aprir loro la testa e togliere quella parte di cervello dove la materia grigia ha preso un colorito verdognolo con striature nere?

non è un problema di questi giorni, sono anni e anni e anni che esite, la soluzione non è mai stata trovata e non si troverà certo in quattro e quattr'otto; ma prima si comincia e prima si raggiungerà la meta, quella di civilizzare TUTTI: zingari,albanesi,terroni, leghisti, algerini, cinesi, sudanesi...cioè offrire alle nuove generazioni una scuola con la esse maiuscola di cui parlavo prima, una scuola che formi dei cittadini del mondo, liberi, attraverso le funzioni "attivate" del loro cervello, di evolversi da quello che sono i loro padri, un'evoluzione di civiltà che permetterà loro di conservare gelosamente le loro radici, quella parte della loro storia culturale, gli usi e costumi, che inorgogliscono un popolo e di liberarsi con con atrettanto orgoglio della zavorra, di tutto quello che stupidamente si crede tradizione  ed è solamente ...barbarie
  
e qui casca l'asino!!!abbiamo forse dei governanti così saggi da volere un popolo di cittadini pensanti! vi sembra che si stia facendo lo sforzo per costruire una scuola così?...il progetto va nella direzione assolutamente contraria, chissà perchè...meglio un gregge di pecore che si sbrana, per un ciuffo di erba..eh già :-(
 

giovedì 30 settembre 2010

Se tuona..da qualche parte piove.

Mafia, indagato Schifani

Il presidente del Senato nel registro degli indagati per concorso esterno. "Un atto dovuto" dei pm di Palermo dopo le parole di Spatuzza e del pentito Campanella
(30 settembre 2010)
Renato Schifani Renato SchifaniL'ultima volta che il boss Filippo Graviano ha parlato a Gaspare Spatuzza dell'avvocato Renato Schifani, è stato nel carcere di Tolmezzo. Correva l'anno 2000 e i due mafiosi palermitani, passeggiando nel cortile del penitenziario, commentavano le immagini dell'allora senatore di Forza Italia apparse nei telegiornali: "Hai visto che carriera ha fatto l'avvocato di Pippo Cosenza?", chiedeva Graviano a Spatuzza nominando l'imprenditore del quartiere Brancaccio di Palermo che tra il '91 e il '92 aveva messo a disposizione del boss un capannone dove questi incontrava altri mafiosi e dove, appena uscito dagli arresti domiciliari, aveva creato il proprio ufficio di capomafia. In quegli anni il suo guardaspalle era Spatuzza, che oggi racconta ai magistrati quel che ricorda di quei contatti riservati, alcuni dei quali riguarderebbero anche il presidente del Senato che all'epoca era un avvocato: un esperto in diritto amministrativo e in urbanistica che aveva tra i suoi clienti molti mafiosi preoccupati che lo Stato mettesse le mani sui loro beni.

Di questa vicenda, che lega il nome di Graviano a quello di Schifani, Gaspare Spatuzza aveva già parlato con i pm di Firenze: gli investigatori della Dia l'avevano sintetizzata in una nota, depositata dalla procura generale nel processo d'appello in cui Marcello Dell'Utri è stato condannato a sette anni per concorso esterno in associazione mafiosa. Quelle dichiarazioni non sono sfuggite ai pm di Palermo che per questo hanno voluto riascoltare il mafioso, in qualità di "dichiarante" e non come collaboratore di giustizia, visto che poco prima dell'estate non è stato ammesso al programma di protezione per i pentiti perché - come ha motivato il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano - avrebbe reso dichiarazioni sul conto di Dell'Utri e di Silvio Berlusconi oltre il limite dei sei mesi dal primo verbale imposto dalla legge (il provvedimento è stato impugnato dai suoi difensori e si attende la decisione del Tar). Eppure Spatuzza è ritenuto attendibile da tre procure oltre che dalla Direzione nazionale antimafia. L'interrogatorio è avvenuto il 20 settembre scorso, è durato oltre due ore e mezzo e ha riguardato gli incontri nel capannone di Brancaccio e il ruolo svolto nei primi anni Novanta dall'avvocato Schifani.


Il nome di Schifani è stato iscritto nel registro degli indagati per concorso esterno in associazione mafiosa: un atto dovuto, si dice in ambienti giudiziari. Già in passato il politico era stato indagato con l'accusa di partecipazione a Cosa nostra nell'ambito di inchieste su appalti pilotati dalla mafia a Palermo, e la sua posizione era poi stata archiviata. E anche in quel caso le principali accuse arrivavano da collaboratori di giustizia. Adesso, in seguito alle rivelazioni di Spatuzza e a quelle di un altro pentito, Francesco Campanella - il mafioso-politico che tra l'altro fornì una falsa carta d'identità a Bernardo Provenzano per consentirgli di farsi operare in Francia - i riflettori sono tornati ad accendersi su Schifani. Il verbale con le dichiarazioni del guardaspalle dei Graviano trasmesso dai magistrati di Firenze e un esposto presentato da Campanella proprio nei confronti del presidente del Senato hanno convinto i pm palermitani della necessità di esercitare l'obbligatorietà dell'azione penale. Il fascicolo che riguarda il presidente del Senato è stato aperto pochi mesi fa e gli interrogatori in corso hanno come oggetto il suo passato di avvocato civilista, i suoi rapporti con gli uomini dei Graviano e il suo presunto ruolo di collegamento fra lo stragista di Brancaccio e Dell'Utri nel periodo che ha preceduto la nascita di Forza Italia.

Spatuzza ha spiegato ai pm che il suo compito era proteggere Filippo Graviano e per questo, ogni volta che il boss si trovava nel capannone messogli a disposizione dall'imprenditore Cosenza (fino al 1992), sorvegliava l'ingresso per evitare o prevenire "brutte sorprese" al boss. E in molte di queste occasioni il dichiarante ammette davanti ai pm di Palermo di aver visto entrare Schifani, ma aggiunge di non aver partecipato ai colloqui del suo capo. Il volto di Schifani - racconta il dichiarante - gli divenne però familiare proprio per le numerose visite che l'avvocato palermitano faceva al capannone, e sempre in coincidenza con la presenza di Graviano. E gli inquirenti si chiedono: perché l'avvocato preferiva recarsi nella sede di lavoro del cliente (Pippo Cosenza, ndr.) anziché riceverlo nel proprio
studio?
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mercoledì 29 settembre 2010

Venezia. Tangente da 15mila euro: arrestato assessore della Lega Nord



In manette amministratore di San Michele al Tagliamento. Soldi per lo stadio del Portogruaro Calcio. Espulso dal Carroccio
VENEZIA (29 settembre) - Il piano lo aveva studiato bene e il telecomando per chiudere a distanza l'auto, dove poco prima erano stata messa una presunta "mazzetta" di 15.000 euro, non lo aveva tradito, ma a stopparlo ci ha pensato la Guardia di finanza. David Codognotto, 31 anni, consulente finanziario e assessore comunale della Lega Nord con delega per bilancio, tributi, sport e turismo a San Michele al Tagliamento (Venezia), è stato così arrestato in flagranza di reato. L'accusa è di concussione.

La vicenda sarebbe legata alla ristrutturazione del campo di calcio del Portogruaro, società neo-promossa in serie B, il cui campo è in fase di adeguamento per le norme previste dal campionato. Come vittima della richiesta di una tangente era stato indicato, in un primo momento, il presidente della società calcistica, ma questi in serata ha dichiarato: «non sono io la persona coinvolta direttamente». Nella vicenda sarebbe comunque coinvolto come vittima un rappresentante della società calcistica.

Codognotto, leghista nella giunta guidata da un sindaco del Pdl (tre i leghisti eletti, di cui due assessori), avrebbe preteso una tangente per una sponsorizzazione-beneficio finanziario alla squadra locale. Il presidente Francesco Mio però si è rivolto alla Guardia di finanza di Portogruaro. I militari delle fiamme gialle hanno così tenuto sotto controllo l'assessore e avrebbero seguito le fasi della consegna del denaro da parte della vittima. Dagli uffici comunali Codognotto avrebbe dato le istruzioni riguardo alle modalità del pagamento che la vittima ha seguito senza fare obiezioni. Prima ha fatto fotocopiare le banconote ai finanzieri e poi si è diretto nel luogo concordato per consegnare la presunta tangente. Ha riposto, come da richiesta, la busta con i contanti richiesti dentro l'auto dell'assessore che l'aveva lasciata appositamente aperta. Codognotto controllava le fasi dalla finestra del Comune.

Una volta che il denaro era stato riposto sul cruscotto dell'auto, l'assessore, sempre dal proprio ufficio, si sarebbe preoccupato di mettere al sicuro il "bottino" azionando con il comando a distanza la chiusura centralizzata delle portiere. Pochi minuti dopo, è sceso, è entrato nell'auto, ha preso la busta e controllato che tutto fosse a posto. Ritenendo di essere al sicuro, ha girato la chiave per l'accensione, ma è stato circondato dalle fiamme gialle che dopo averlo fatto scendere lo hanno arrestato. Alla base della tangente, secondo quanto emerso dagli accertamenti, la promessa dell'assessore di adoperarsi per far prorogare la sponsorizzazione, evitandone la revoca. Le fiamme gialle sospettano che l'indagato possa aver chiesto altri favori sfruttando la sua carica pubblica.

Codognotto è stato immediatamente espulso dalla Lega Nord: lo ha detto il segretario veneto del Carroccio e sindaco di Treviso, Gian Paolo Gobbo, aggiungendo che l'episodio ha generato «grande amarezza». «Purtroppo - ha detto - il movimento della Lega è ormai così ampio da non doverci più sorprendere se all'interno troviamo di tanto in tanto anche elementi che sbagliano».







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ADRO-CACCIA ALLE STREGHE E AGGRESSIONI A CHI NON APPOGGIA IL SINDACO LANCINI




FONTE

(ANSA) - ADRO (BRESCIA), 29 SET - Momenti di tensione davanti alla scuola di Adro dove la referente zonale dello Spi Cgil per Adro, Romana Gandossi, ha denunciato un'aggressione.
La donna ha denunciato ai carabinieri di essere stata spintonata e insultata da altre donne dopo che aveva accompagnato a scuola la nipotina. ''Quello che e' successo e' colpa tua'' le hanno gridato contro, con riferimento alle polemiche sui simboli del Sole delle Alpi presenti nella scuola.

100cosecosi-In basso la cronaca romanzata del fatto con il contributo dei " pettegolezzi " che mi sono giunti.

 
La settantenne di Adro, Romanda Gandossi, sempre della Cgil (pensionati), spiega che quando è stata spinta, in mattinata, "mi hanno aiutato solo le donne arabe"  


"...disgraziata è colpa tua se siamo arrivati a questo punto..."
la stratttonano,altre si avvicinano aggressive:" le tue bugie,sei una bugiarda! " alcuni bambini scoppiano a piangere,la sindacalista stupefatta non sà come reagire al linciaggio,vede con la coda dell'occhio altre mamme che certamente notano quello che stà accadendo mà voltano il capo da un'altra parte,fanno finta d'essere intente ai piccoli,parlano ai piccoli anche se questi non si sognano di ascoltarle.
" maledetta,hai gettato la vergogna su di noi...tu e quei comunistidi merda! "
Uno spintone la fà quasi cadere,la bambina le sfugge di mano,negli occhi una espressione impaurita,d'angoscia,non aveva mai visto sua mamma aggredita..." vigliacca ti sei messa contro di noi...traditrice infingarda tu vuoi la rovina del paese! " adesso sono diverse le donne che la insultano,non si sente di reagire,sono tante,per adesso si limitano agli spintoni,fioccano le minacce,gli insulti personali,qualcosa le dà forza,si certo anche se è sola davanti all'aggressione sente dietro di se tanta altra gente,vorrebbe gridarlo in faccia a quelle isteriche " il Presidente della Repubblica ha sistemato una volta per tutte le vostra bella schifosissima scuola alpina ! " poi si rende contro che cosi facendo peggiorerebbe la situazione,se lo sentiva questa mattina,aveva intuito che per qualche giorno sarebbe stato meglio un profilo basso,una presenza discreta fuori dalla scuola,magari in macchina poi si era detta con un che di fierezza " non sono certo io che mi devo nascondere oggi..." e si era fatta particolarmente bella per accompagnare quella mattina alla scuola la piccola.
In queste ultime 24 ore molte cose sono successe,ieri ad esempio il sindaco Lancini ha dovuto rinviare la seduta in consiglio comunale,troppi giornalisti,stizzito,nervoso dava la misura della tensione,del dramma che viveva,sgretolata,in pezzi la sua arroganza protratta per mesi ora appariva patetica e surreale per l'affanno che metteva a cercare di banalizzare quei 700 "sole delle Alpi" ficcati dappertutto nella scuola,persino sulle tazze dei cessi!
Aveva persino sentito,molto più di un pettegolezzo che la carriera politica del sindaco era seriamente minacciata,che presto avrebbe dato le dimissioni per non imbarazzare il partito,in realtà era il partito che lo giudicava ormai bruciato,questo già con la lettera della Gelmini,oggi poi che è intervenuto Napolitano...insomma a casa sua la moglie gli aveva fatto parecchie scenate,il sindaco navigava a vista da una buffera all'altra poverino vedeva allontanarsi sempre più l'aureola dell'eroe padano e approssimarsi quella del martire !
Le avevano riferito che in chiesa,il tono da crociata con cui il parroco aveva appoggiato le azioni del sindaco si era affievolito,cominciavano i distinguo,le prediche riprendevano il solito tran tran noioso e le occhiate all'attenzione delle sinistrorse come dire si erano fatte ditratte e tolleranti,non più occhiate avvelenate ostentate che invitavano i presenti a stigmatizzare la malcapitata,anche il parroco cominciava a nutrire qualche dubbio sugli esiti della crociata malgrado le indubitabili vittorie conseguite sino ad oggi,appunto sino ad oggi,l'ultima a tutta evidenza è persa è nelle guerre è l'ultima che conta.
Mentre era a terra la sindacalista cercava da un lato di ricomporsi e dall'altro di calmare qualcuna intevenuta finalmente a rasserenare gli animi,curiosamente le veniva da sorridere,presto in paese l'atmosfera sarebbe cambiata,nessuno sarebbe più stato indicato a dito come straniero,ultimo arrivato o traditrice o peggio come prostituta perchè affiliata al sindacato o solidale con i critici della lega Nord...l'atmosfera stava cambiando,anche i pettegolezzi si sarebbero fatti meno acidi,meno velenosi,le menzogne per colpire questa o quella Forse sarebbero finite...una guerra di trincea che vede opposte da mese molte mamme,quelle che vogliono il rispetto dei diritti civili e della convivenza sociale e quelle che all'apparenza sembrano solo egoiste mentre sono animate solo da un profondo cieco risentimento indotto da autentici irresponsabili.

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Lettera di una cittadina di Adro: la paura di essere indicati a dito e l'assenza della chiesa

apritelo quell'eskimo e non stupitevi di scoprire che sotto indossate una bella camicia nera

Non condivido del tutto il concetto che non c'è più nè la destra nè la sinistra, slogan che porta avanti bebbe grillo, probabilmente l'ideologia, i testi fascisti e comunisti potranno essere un po' ammuffiti, ma i concetti di base sono validi ancora, quello che è sicuro è solo la confusione che abbiamo dentro di noi. Spesso crediamo di essere di destra o di sinistra, senza analizzare, senza andare in fondo al nostro pensiero, al nostro sentire.
la confusione dell'operaio che vota un partito razzista, un partito che è riuscito a far crescere quella parte cattiva che c'è in ognuno di noi, fomentando l'intolleranza e l'egoismo a discapito della solidarietà, del concetto di unione per il bene comune.
la confusione di quello che ha la falce ed il martello nel cuore, che si emoziona davanti ad una bandiera rossa, ma gli stranieri, gli stanno un po' in culo, gli omossessuali li chiama froci, e gli fanno leggermente schifo, non gli va di rompersi le scatole nel dividere i rifiuti e che pensa che sua moglie sia libera perchè le "permette" di lavorare, e le regala la mimosa da appuntare sulla camicetta prima di uscire con le amiche per la pizza dell'8 marzo.
la confusione dell'uomo che ha sempre creduto di essere di destra ma è ormai stufo di porcherie, di immigrati lasciati a morire dentro un barcone, o portati nei lager libici, di discriminazioni, di sberleffi alla costituzione, di intrallazzi con la mafia, di assurde limitazioni alla libertà individuale di fronte alla morte, al diritto di procreare in maniera responsabile e di fare l'amore con chi e come si desidera.
una confusione che in fondo ha una soluzione, ci sono cose buone e cose cattive, concetti, atteggiamenti, azioni e modi di pensare buoni e cattivi, e no, non mi contraddico ..chiamali di destra e di sinistra, o cattivi e buoni ma, guarda caso, è la stessa cosa ..ci sono persone che credono di essere di destra, ma sono buoni, rispettosi, solidali, sensibili ..beh, vi dò una notizia, ragazzi siete di sinistra, ci sono persone che indossano ancora l'eskimo, almeno nell'anima, ma è solo per coprire un vuoto, una mancanza di sentimenti, un egoismo e una disonesta inciviltà...beh, guardatevi bene allo specchio, apritelo quell'eskimo e non stupitevi di scoprire che sotto indossate una bella camicia nera

(Autore) Dru Floyd

 

martedì 28 settembre 2010

L'opposizione fa cagare e la carta è finita!

di LUCA TELESE
 
 
Abbiamo pubblicato questa meravigliosa parodia della campagna di Pierluigi Bersani – realizzata con talentuosa perfidia da Roberto Corradi - sul Misfatto di domenica. Fra tanti apprezzamenti ci sono arrivate anche delle critiche. Legittime. Ma curiose. Militanti o elettori del Pd ci scrivono cose del tipo: no, non si fa, non è giusto attaccare così la sinistra, siete cattivi, Bersani non se lo merita, e poi – dulcis in fundo – questo della carta igienica è un messaggio volgare. Al che io sento odore di bruciato. Anche in questo dettaglio infatti, persino su terreno della satira, si avverte una pericolosa resipiscenza, un tracca residua di quel drammatico doppiopesismo che affligge la sinistra radical chic. Si possono fare le battute sui pompini della Carfagna, perché quello è chic, ma non può scherzare sul leader di casa, perchè questo è politicamente scoretto. Provo a ribaltare esattamente il concetto. Primo: per noi questa satira è educativa. Magari la prossima volta Bersani ci pensa due volte, prima di approvare slogan ridicoli come "Per giorni migliori rimbocchiamo le maniche". Che cosa vuol dire "per giorni migliori"? Nulla. Assolutamente nulla, a meno che non sia un oroscopo. Ed è anche ridicolo (ho avuto già modo di scriverne sul Fatto) fare una copia-incolla in tono minore dei "chiodi" berlusconiani, una parodia inconsapevole del berlusconismo con Bersani che fissa in camera con gli occhi a palla. Ci ricordiamo ancora oggi di "Pensioni per tutti", e "città più sicure" con il faccione del premier. Sfido qualunque persona a ricordare e a ripetere uno slogan insulso che viaggia addirittura su tre righe: "I soldi per l'istruzione sono diminuiti/ la pazienza è finita/ per giorni migliori ribocchiamoci le maniche".  Ma cos'è, un poema o una canzone rap? La volgarità non esiste. La volgarità è solo il cattivo gusto, quindi un sentimento soggettivo. Quando noi scriviamo che "l'opposizione fa cagare" rubando al Pd gli stilemi involontariamente comici della sua campagna di comunicazione, stiamo solo cercando di far girare le rotelle di chi guarda.
Secondo. Provate ad andare oltre la pars destruens, fate voi il lavoro che la satira prova a suggerirvi. Pensate – per esempio – a tutto quello che manca a questi messaggi: manca l'idea di sinistra, per esempio. Manca la parola opposizione. Mancano le porcate vere di cui non si parla: i novanta milioni di euro di crediti concessi allegramente da Verdini, mancano gli operai presi per culo da Marchionne, manca la casa di Scajola, manca l'idea dell'alternativa da opporre ai pasticcetti del governissimo, per esempio. Se gli slogan sono fumosi - come hanno spiegato i geni di Pro forma, l'agenzia che ha fatto campagne da Oscar per Vendola e si è trovata nei guai a lavorare per il Pd – è perché il Pd è fumoso come i suoi messaggi. Non vuole scegliere, non vuole incidere, non vuole prendere parte. E così si augura "giorni migliori".  Ecco, per me "giorni migliori è di cattivo gusto. Per me "giorni migliori", con tutto quello che sta accadendo è una presa per culo. Per me "giorni migliori" è la cosa più volgare che ci sia.
 
 

La Marina israeliana abborda la barca con i pacifisti ebrei (video)




Al-Quds (Gerusalemme) - Psnews.ps - Quds Press. La barca Irene, che trasporta aiuti per la popolazione assediata della Striscia di Gaza, è stata circondata dalla Marina israeliana. Essa trasporta anche vari attivisti per la pace ebrei, perciò il ministero degli Esteri del loro Paese ha dichiarato che è fermamente intenzionato ad impedire loro di rompere l'embargo, seppur simbolicamente.
Igal Palmor, portavoce del ministero degli Esteri, ha affermato: "Stiamo stabilendo un contatto con coloro che si trovano sulla nave, per chiedere dove sono diretti, ma se risponderanno 'Gaza' gli diremo che ciò è proibito".
"Se persisteranno nel voler entrare nella zona proibita - a una distanza di 20 miglia marittime dalla costa - verranno fermati e condotti al porto di Ashdod, oppure verrà concesso loro di andare verso il porto egiziano di el-'Arish, se lo desiderano".
Sette pacifisti ebrei degli Stati Uniti, dell'Europa e di Israele sono partiti domenica scorsa da Famagosta (Cipro del Nord) a bordo di una piccola barca a vela, "Irene", battente bandiera britannica, con l'arrivo a Gaza previsto per oggi.
Non pare che gli occupanti della barca siano intenzionati a resistere con la violenza nel caso in cui i militari israeliani salissero sulla nave. Jonathan Shapira, ex ufficiale israeliano, ha dichiarato che la linea da seguire è infatti quella della non violenza.
Quest'iniziativa, costata 23.500 euro, è stata finanziata da ebrei europei attivisti per una "pace giusta".
La barca trasporta libri, giocattoli, strumenti per la pesca e medicine.



MICROSOFT VA A PESCA (Cina)

fonte





Non mi sembra abbiano necessità di commenti queste immagini che documentano le condizzioni di lavoro in Cina nelle fabbriche che forniscono noi occidentali di beni tecnologici,come ho detto nel titolo :"microsoft và a pesca" stà anche al fatto che mi ha fatto notare un amico:" embè quando si sono buttati giù che fanno rimbalzano? " al che ho replicato acido,amaro:" certo,tornano sù a lavorare,microsoft ha pensato a tutto ! "
Infine aggiungo nel caso lo abbiate dimenticato...curiosamente la percentuale di suicidi in queste fabbriche è la stessa riscontrata nei campi di sterminio,durante l'Olocausto,nella Germania nazista ! 

traduzione:"Il lavoro rende liberi "

lunedì 27 settembre 2010

Mollare tutto e lasciare la patata bollente al prossimo esecutivo?

Ue, conti pubblici. Berlino detta la linea dura. E per l’Italia sono guai.

Il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schäuble difende il giro di vite e propone sanzioni severe per i trasgressori. Con un debito pari al 116% del Pil, l’Italia rischia di farsi sommergere da multe e penalizzazioni

LINK 

Ristrutturazione dei conti e severe sanzioni pronte ad abbattersi implacabilmente sui trasgressori. I dettagli delle proposte sul nuovo Patto di Stabilità europeo saranno resi noti soltanto mercoledì ma per le nazioni più indebitate del Continente, Italia in primis, l’allarme è già scattato, ed è un allarme che sembra presagire lacrime e sangue e in Finanziaria.

In attesa di presentare in via ufficiale il proprio progetto il commissario Ue Barroso e il numero uno agli affari monetari dell’Unione Holli Rehn avrebbero già incassato un sostegno importantissimo: quello della Germania. A rivelarlo il Financial Times, citando una lettera inviata dal ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schäuble ai 26 colleghi europei. Una missiva, quella di Berlino, che conterrebbe proposte serissime pensate con un solo obiettivo: sistemare i conti dell’Unione prima che sia troppo tardi.

Al centro della questione, ovviamente, c’è la drastica dieta dimagrante da imporre al disavanzo pubblico. I Paesi caratterizzati da un rapporto debito/Pil superiore al 60% dovranno infatti tagliare l’eccesso del proprio debito di almeno un ventesimo all’anno se vorranno evitare di incorrere nelle sanzioni di Bruxelles. Per una Paese come la Francia, che secondo le previsioni dovrebbe chiudere il 2010 con debito pari all’83% del prodotto nazionale si tratterebbe di tagliare 4 punti percentuali all’anno per i prossimi tre anni. Per l’Italia, che con il suo 116% detiene il peggior quoziente d’Europa, sarebbe necessario tagliarne ben otto. Per un totale di circa 130 miliardi. Proprio Italia e Francia, manco a dirlo, rappresentano oggi i leader indiscussi della linea “morbida” di chi si oppone al piano tedesco e, in particolare, al principio delle sanzioni automatiche pronte a scattare senza appello di fronte al mancato raggiungimento degli obiettivi.

Il progetto tedesco, sostenuto anche da Olanda e Gran Bretagna, sembra rimarcare in modo inequivocabile ciò che per molti analisti è già una verità consolidata: in Europa non c’è più tempo da perdere. La crisi greca, i guai di Spagna, Irlanda e Portogallo, e il generale deterioramento dei conti pubblici prodotto dagli interventi di soccorso al sistema finanziario rischiano di scavare una voragine incolmabile nei bilanci degli Stati membri. Alla fine del 2009, il Fondo Monetario Internazionale aveva lanciato l’allarme sull’evoluzione del rapporto debito/Pil nelle economie più avanzate. Secondo le previsioni del Fmi, il valore del quoziente tedesco dovrebbe passare dal 78,7 all’89,3% entro il 2013, quello inglese dal 68,7 al 98,3, quello francese dall’83 al 96,3. Lo stato dei conti italiani, infine, sarebbe pronto ad andare fuori controllo facendo segnare ancora una volta un poco invidiabile primato: 128,5%. In assenza di drastiche manovre, insomma, la situazione sarebbe destinata ad esplodere.

Le sanzioni

In questo quadro, sembrano molto rigide anche le ‘punizioni’ per chi trasgredirà i limiti. Multe milionarie per chi non riuscirà a ridurre sufficientemente il proprio debito, tagli ai fondi per lo sviluppo e ai sussidi agricoli, sospensione del diritto di voto nel Consiglio dei ministri dell’Unione per quegli Stati membri incapaci di adeguarsi alle direttive. Le ipotesi lanciate da Schäuble identificano una linea strategica ancor più radicale del previsto. Già da qualche giorno, infatti, si era parlato apertamente di requisiti contabili più stringenti rispetto al passato ma le proposte tedesche sulle sanzioni rischiano ora di cogliere di sorpresa anche coloro che ultimamente si erano preparati al peggio.

In attesa di sapere se la linea tedesca saprà prevalere, il contenuto generale del piano Barroso-Rehn ha già inflitto una chiara sconfitta alle velleità espresse nel recente passato dal governo italiano. In estate, GiulioTremonti aveva espresso soddisfazione per la decisione dell’Ue di includere il debito netto dei privati nel suo indice di sostenibilità sovrana. Una scelta che penalizzava nazioni come la Gran Bretagna caratterizzate da più elevati livelli di indebitamento presso famiglie, banche e imprese. Il nuovo Patto di Stabilità, al contrario, rilancia prepotentemente il peso del rapporto tra debito pubblico e prodotto nazionale. Un vero e proprio tallone d’Achille per l’Italia che, nella classifica mondiale per valore del quoziente, è superata da appena cinque Paesi.


Piazza CRAXI. La vergogna si abbatte sull'Umbria. Ma NOI con ci stiamo.

 Umbria la prima piazza intitolata a Craxi nel totale silenzio della Regione, del PD e di tutti i partiti della Sinistra.
Al sit- in di protesta erano presenti semplici cittadini e l'associazione ASICUBA UMBRIA.
Domenica 26 settembre 2010 alla presenza delle massime autorità del Comune di Deruta una piazza della cittadina umbra, quella del Comune appunto, è stata dedicata al morto latitante, Bettino Craxi. Persona condannata due volte in Cassazione per reati legati alla corruzione. Erano presenti il sindaco Alvaro Verbena, Stefania Craxi e Anna Craxi, Margherita Boniver e Pietro Laffranco (ha ricoperto vari incarichi regionali e nazionali nel FUAN, nel Fronte della Gioventù e in Azione Giovani, organizzazioni giovanili della destra politica.Dal 1995 al 2004 è stato consigliere di Alleanza Nazionale e ora PDL) e altri EX AN e EX PSI.
Gli umbri onesti e democratici non possono tollerare un tale insulto alla loro terra.

Foto Antonio
http://www.facebook.com/album.php?aid=75775&id=1601671873&fbid=1503494759617&ref=mf

Foto Stefano
http://www.facebook.com/album.php?aid=2058183&id=1566734462

Foto Popolo Viola Mod Perugia
http://www.facebook.com/album.php?aid=24055&id=100000847628109&ref=mf


 Video trovati su you tube (riprese da un palazzo)

L'arrivo di Stefania
http://www.youtube.com/watch?v=oIqLgU0bUBw
Il tentativo di provocazione
http://www.youtube.com/watch?v=WtYfxTFBk4I
L'inaugurazione ridicola
http://www.youtube.com/watch?v=uy1Z2teNXfA
Video Antonio
http://www.youtube.com/watch?v=GhhSuq279oo
Le giustuficazioni
http://www.youtube.com/watch?v=A3RWUr_i358
Video Stefano
Stefania vuoi anche queste, BELLA CIAO
http://www.youtube.com/watch?v=fvt1lLTg6LU
domani la smontamo
http://www.youtube.com/watch?v=2Ey7Xz-d9p0
Video Pancho
http://www.youtube.com/watch?v=BBF7-lWPmJE

Gli articoli
http://www.giornalettismo.com/archives/84299/piazza-bettino-craxi-stefania/
http://www.julienews.it/notizia/cronaca/deruta-pg-contestazioni-per-la-piazza-intitolata-a-craxi/56018_cronaca_2.html
  
Le reazioni
http://www.facebook.com/note.php?note_id=441754749755&id=291472488097&ref=mf
  
Stefano Luzi

Martelliamo il Sindaco, qui come fare
http://www.facebook.com/event.php?eid=142052472506509
  

ROMOLO REMO E BOSSO E LA POVERA LUPA

FONTE

" ...non male per uno che succhia avidissimo le mammelle della Lupa di Roma dare dei porci ai romani:SPQR cosi gli italioti si fanno bene l'idea di dove porta il turismo leghista,dritto dritto allo scontro campanilista ! ...infine lasciatemelo dire,che intervenga la Protezione Animali,guardate un po il penoso sguardo della lupa e poi capirete la metafora ! "

Il leader leghista: "Basta con SPQR, per me vuol dire 'Sono porci questi romani"



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Quelli che "è stato imprudente trattare con una società off-shore"

Fini ha ragione: grazie ai conti nei paradisi fiscali il premier ha pagato mazzette ed evaso il fisco.


La falsa campagna moralizzatrice dei “berluscones” contro le società off shore, per colpire Gianfranco Fini, non poteva che provocare una facile risposta del presidente della Camera, dopo la rottura con il cavaliere: “Sia ben chiaro: personalmente non ho né denaro, né barche, né ville intestate a società off shore, a differenza di altri che hanno usato, e usano, queste società per meglio tutelare i loro patrimoni familiari o aziendali e per pagare meno tasse”. Sottinteso, naturalmente, il nome di Silvio Berlusconi, il re dei fondi neri all’estero. Lo hanno accertato sentenze definitive. Come quella per il corrotto e prescritto avvocato David Mills, il mago delle off shore del premier. O la sentenza del processi All Iberian 2, che ha accertato una colossale evasione fiscale, 1500 miliardi di lire, ma non ha potuto decretare la condanna di Berlusconi. Come? Grazie a una delle sue leggi, quella sulla depenalizzazione del falso in bilancio, “ il fatto non costituisce più reato”.

Ville, barche e soldi
Fini ha parlato anche di ville e barche. Si riferiva ad almeno sei ville che il suo ex alleato possiede tra AntiguaBermuda, intestate a off shore. Berlusconi è proprietario anche di una barca di 48 metri, valore all’incirca 13 milioni di euro. È intestata alla società Morning Glory Yachting Limited, neanche a dirlo, con sede alle Bermuda.
Il salto verso i fondi neri, il Cavaliere l’ha compiuto a metà anni ’90 servendosi di Mills, soprannominato l’architetto delle off shore. Le società occulte all’estero hanno permesso a Berlusconi di accantonare centinaia di miliardi di lire, di evadere il fisco, di pagare mazzette, come i 21 miliardi a Bettino Craxi, di eludere la legge Mammì, che all’epoca impediva a un editore di avere più di 3 televisioni. Il cavaliere, invece, era anche l’azionista di maggioranza, segreto, di Tele più. La sentenza di primo grado del processo Fininvest- Gdf del ’96 ha stabilito che alcuni militari delle fiamme gialle si sono fatti corrompere proprio per non indagare sulle off shore del biscione. In appello e in Cassazione le prove per condannare il premier non sono state ritenute sufficienti. In secondo grado ha contribuito alla sua salvezza, la falsa testimonianza di Mills del novembre ’97. Sappiamo adesso che per quella, come per un’altra deposizione reticente, al processo All Iberian, gennaio ’98, il legale ha avuto 600 mila dollari. E per queste dichiarazioni taroccate in suo favore, Berlusconi è ancora sotto processo. Sospeso, come gli altri procedimenti, grazie ai vari scudi.
Ai giudici milanesi di All Iberian, Mills ha nascosto tra l’altro anche i reali beneficiari di “Century One” ed “Universal one”, le due off shore nell’isola di Guarnsey, intestate a Marina e Piersilvio Berlusconi, per decisione del padre. Un fatto che scopriranno nel 2004 i pm Fabio De Pasquale e Alfredo Robledo. Mentre i difensori di Berlusconi fino ad allora avevano ripetuto che erano “ società del tutto estranee a Fininvest e Mediaset”.

I falsi in bilancio
I falsi in bilancio, conseguenza del vizietto delle off shore, hanno portato a un altro processo: quello per la compravendita dei diritti tv di Mediaset. Ma grazie a un’altra delle leggi ad personam, la ex Cirielli, che ha accorciato la prescrizione, sono state azzerate la frode fiscale per 120 miliardi di lire e l’appropriazione indebita per 276 milioni di dollari, fino al 1999. Restano in piedi quelle fino al 2003. C’è poi una costola di questa indagine, denominata “Mediatrade-Rti”, in fase di udienza preliminare, bloccata sempre per il legittimo impedimento. Berlusconi è accusato di appropriazione indebita e frode fiscale. Mentre il figlio Piersilvio e il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri di frode fiscale, fino al settembre 2009. Secondo la procura di Milano, Mediaset avrebbe nuovamente falsificato i bilanci e gonfiato i costi per l’acquisto di diritti tv da major americane. I soldi, 100 milioni di dollari, sarebbero transitati su banche estere e, in gran parte, confluiti su conti riconducili a Berlusconi e ad alcuni suoi manager. A Silvio Berlusconi, sono contestate operazioni tra il 2002 e il 2005. Anni, come per l’inchiesta madre, in cui era sempre presidente del Consiglio.

Dal Fatto Quotidiano del 26/ 09 / 2010
 

Sono tornata stanotte e sono ancora un po' ricoglionita...alla mia età, ballare e stare sdraiata sull'erba per due giorni non è il massimo, ma sono felice e ricaricata...almeno nello spirito..

...due giorni, di quelli che ti fanno bene, due giorni, in mezzo a gente allegra, che tra un ballo e l'altro, discute di cose concrete, due giorni, dove non ti senti, FINALMENTE, un pesce fuor d'acqua, perchè parli, e non devi spiegare cose che tu sai e gli altri...no!
e fai la fila per farti un panino..ed intanto discuti di cose importanti, e fai la fila per riempire le bottiglie di acqua, ed intanto  discuti delle  realtà di un'altra città, e fai la fila per  andare in bagno, ed intanto discuti sull' intervento, appena ascoltato, di una politica dell'islanda, che sorridendo, ti ha spiegato che si può fare!...e fare la fila non è una rottura di palle, ma un'occasione di ritrovarsi, di scherzare e venire a conoscenza di cosa stanno facendo altri, e c'è chi ti sente parlare di treviso, e non si limita a fare la battutina su gentilini, ma ti domanda informazioni su come sta andando la raccolta differenziata a vedelago, e ti domanda di presentarle il tuo consiliere, borelli, perchè vogliono organizzare, nella loro città in puglia, degli incontri per spiegare la faccenda... e poi ovunque ci sono bidoni per riclicare ogni rifiuto che tu hai in mano, e vicino ad ogni gruppo di bidoni c'è una persona che ti spiega tutto sulla differenziata...sempre! per due giorni, preparata, allegra, cortese ed è piacevole parlare anche con lei...e nonostante pensassi di sapere ormai tutto, scopri una cosina che non sapevi....e poi, forse,  le solite cose che ci sono in un grande avvenimento...personaggi strani, ragazzi veriopinti, balli, canti, giochi ...e cammini, dopo due giorni, sull'erba, e non sull'immondizia, e quando trovi un bicchiere (biodegradabile perchè fatto con il mais) per terra, sai per certo che lo ha gettato uno che è venuto solo ad ascoltare un concerto gratis, che va a prendersi una birra quando filippo vendemmiati ci parla del suo film su federico androvanti, o il professor guzzella ci mostra la realizzazione della "capanna" sul monte rosa, e sei felice di scoprire che sono proprio pochi quei bicchieri gettati...e lo raccogli...

domenica 26 settembre 2010

Ho messo sul blog l'antimuffa quello che scaccia l'erba cattiva venite ad ascoltarlo

L'Anno scorso misi "Zorba il greco" la colonna sonora degna di accompagnare la vita di uno spirito profondamente latino,mediterraneo.
Mà oggi in questo clima,in presenza di questa orribile muffa verde che tutto pervade e ci avvelena ora con la sua violenza,ci muove ad indignazione,ora di collera.
Questa ondata di barbari che percorre i media della penisola per cui occorrerebbe inventare un nuovo dizionario degli insulti se non delle possibili penitenze da infliggergli a partire dalla gogna ...
Occorrono ben altre azioni,gesti simbolici e suscettibili di fargli capire all'istante quanto sono"graditi" !
Ed ecco che ho pensato all'Inno di Mameli qui sul blog,un piccolo gesto che se prendesse piede sommergerebbe di note la loro inetta abbruttita inconsistenza politica,etica,morale.
E naturalmente vi faccio parte de "Zorba il greco" e peccato che non posso aggiungere anche io come dice Zorba:"...hai mai visto una castrofe cosi bella?"
(la versione musicale originale è meglio,ecco perchè non l'ho messa in italiano ma se la volete cliccate qui...)

Coraggio!!

Quattro date per cacciare Berlusconi 



Molto spesso il Tafazzi che è in noi prende il sopravvento. E giú a dire e ridire, a elaborare fini analisi sociologiche sul fatto che il nostro movimento (nel senso del nostro andare con le gambe) possa favorire questo o quello scenario futuro. Ci chiudiamo in sedute di autocoscienza con interventi che vanno dalla commiserazione alla rabbia, dall’offesa personale alla ricerca di un capro espiatorio che – di volta in volta – cambia secondo gli usi e costumi del momento.

Ed intanto fuori infuria il teatrino della politica che prevede uno scenario che cambia (dai paesi dell’Est a Montecarlo) e alcuni personaggi che si dossierano addosso mentre il Paese va a rotoli; mentre la classe operaia rischia di essere rinchiusa in una riserva indiana (altro che paradiso); mentre rischiamo di cambiare i cartelli degli edifici dell’istruzione pubblica in “squola”; mentre le future mamme stanno seriamente pensando che sia meglio tornare a partorire sul tavolo della cucina – come le nostre nonne – perchè piú sicuro che in ospedale, mentre un movimento razzista e xenofobo vorrebbe taggare tutti gli edifici pubblici del nord con la stella alpina littorea; mentre una casta corrotta e puzzolente continua a rubare e fare i suoi interessi.

E noi? Noi siamo chiusi nei nostri circoli presi in prestito a sindacare se combattiamo contro Berlusconi o il berlusconismo. Quello che è in noi e quello che è in voi. Quello che viene dall’alto e quello che viene da dietro (e punta dritto al nostro lato oscuro). Continuiamo a scriverci addosso come se fossimo l’ombelico del mondo.

Ma, porca puttana, ci diamo una mossa? Vogliamo organizzare seriamente la nostra resistenza? Se non siamo in grado di coordinare una seria resistenza, quale scenario futuro possiamo indicare, quale speranza di cambiamento possiamo proporre?

Rischiamo di lasciare tutto nelle mani di quattro segretari di partito che potranno solo causare piú danni. Siamo noi cittadini a dover risvegliare le coscienze, siamo noi – cresciuti sulle barricate – a dover contaminare i nostri simili per indicare la strada della riscossa.
Oggi comincia la prima di quattro occasioni irripetibili per tentare di mandare giú seriamente questo governo-cricca.
Cominciamo ad andare tutti alla Woodstock del Movimento 5 stelle, che potrebbe passare il testimone al NoBDay2 del 2 ottobre, la staffetta poi sará in mano alla grande mobilitazione sulla scuola dell’8 ottobre per finire con la manifestazione deli lavoratori promossa dalla FIOM il 16 ottobre.
Se questo sará un autunno caldo dipenderá solo da noi. Facciamo rete, colleghiamo fra loro tutte queste mobilitazioni e facciamo in modo che siano inserite in un progetto teso a disarcionare il cavallo sul quale la cricca al governo è in sella, presentando contestualmente le nostre visioni alternative.
Questo è il momento, non lasciamolo fuggire.

Una vergogna tutta italiana...

C'è un settore economico in cui l'Italia non ha rivali in Europa.


In un mese (12.007,03 euro) quasi quanto un lèttone prende in un anno
 
Eurodeputati: stipendi, vincono gli italiani
 
Sono versati dai rispettivi governi e sono equiparati a quelli dei deputati nazionali, ma gli extra sono pagati da Strasburgo

L'aula del Parlamento europeo a Strasburgo (Afp)
C'è un settore economico in cui l'Italia non ha rivali in Europa.
Sono gli stipendi dei deputati al Parlamento europeo. Lo rivela il quotidiano inglese «Times» in un articolo di Anthony Browne secondo il quale gli «extra» degli eurodeputati sono agli sgoccioli. Gli stipendi dei deputati europei sono versati dai rispettivi governi e sono equiparati a quelli dei deputati nazionali, ma gli extra sono pagati da Strasburgo e, secondo Browne, alcuni eurodeputati ammettono che a volte rasentino un vero e proprio sistema di «corruzione legalizzata».
EXTRA E PRIVILEGI - L'Europarlamento aveva difeso questo sistema di extra come un mezzo per bilanciare i deputati che guadagnavano di più con quelli che avevano uno stipendio minore. I vari governi sono d'accordo nel modificare questo meccanismo, ma spetta agli eurodeputati approvare le modifiche e finora hanno sempre rifiutato di perdere i propri privilegi. Ma con la crisi iniziata con i voti contrari di Francia e Olanda alla Costituzione europea, potrebbe diventare difficile questa volta rifiutare l'approvazione.
IL TETTO DEI 7 MILA EURO -La questione dello stipendio degli europarlamentari è oggetto di un confronto che più in generale abbraccia la questione dello Statuto del Parlamento europeo. In questo contesto si sta ragionando sull'ipotesi di fissare in 7 mila euro lordi lo stipendio lordo a cui aggiungere un rimborso per viaggi, missioni e assistenti basato sulle spese effettivamente sostenute e con un rimborso forfettario per tutte le altre voci. Nella proposta della presidenza di turno della Ue, quella del Lussemburgo, si prevede inoltre che i contributi pensionistici siano a carico del Parlamento europeo e siano gli eurodeputati ad accollarsi un terzo delle spese mediche e assicurative. E' tuttavia prevista una fase transitoria d due legislature durante le quali i singoli Stati membri possono scegliere di mantenere l'attuale sistema di stipendio legato a quello dei parlamentari nazionali.
LA CLASSIFICA - L'aggancio delle retribuzioni a quelle dei parlamentari dei rispettivi Paesi di provenienza fa sì che acuni eurodeputati ricevano attualmente dodici mensilità, alcuni tredici e altri quattordici. Per uniformare i salari, si è scelto di riportare i guadagni annuali secondo i dati pubblicati da Times. Ne risulta che un eurodeputato italiano percepisce in un mese (12.007,03 euro) quasi quanto un lèttone prende in un anno.

Italia 144.084,36 euro

Austria 106.583,40
Olanda 86.125,56
Germania 84.108
Irlanda 82.065,96
Gran Bretagna 81.600 euro
Belgio 72.017,52
Danimarca 69.264
Grecia 68.575
Lussemburgo 66.432,60
Francia 62.779,44 euro
Finlandia 59.640
Svezia 57.000
Slovenia 50.400
Cipro 48.960
Portogallo 41.387,64
Spagna 35.051,90
Slovacchia 25.920 euro
Rep. Ceca 24.180
Estonia 23.064
Malta 15.768
Lituania 14.196
Lettonia 12.900
Ungheria 9.132
Polonia 7.369,70 euro
 
09 giugno 2005
 
 
 
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