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giovedì 11 novembre 2010

Perla, le tangenti di Paolo B., i servizi segreti e quell’assistente di Formigoni

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I verbali degli interrogatori della Genovesi: dal  ruolo come confidente di Digos e Carabinieri ai soldi arrivati al fratello del premier
Dopo il ‘giallo’ forse solo formale delle 48 telefonate ad Arcore, Il Fatto Quotidiano e Marco Lillo tornano sul ruolo di Perla Genovesi nell’indagine per droga in cui è testimone e ‘pentita’, ma anche su un’altra serie di confidenze fatte dalla 32enne ai pubblici ministeri. Nelle quali racconta del suo passato di confidente di Digos e Carabinieri, dell’avvertimento di un assistente di Roberto Formigoni a proposito del suo telefono sotto controllo, e del ruolo di Paolo Berlusconi in un appalto del San Raffaele, nel quale, secondo uno ’spiffero’, il fratello di Silvio percepiva una specie di tangente.
PAOLO BERLUSCONI – Nei suoi verbali con i pm di Palermo Calogero Ferrara e Marcello Viola del 27 luglio e 19 agosto del 2010. Perla Genovesi racconta anche di avere appreso di strani giri di soldi sugli appalti del San Raffaele. Sui quali Paolo Berlusconi, fratello di Silvio, avrebbe percepito una somma definita dalla ragazza “tangente”:
Scoprii tramite altre persone, non persone buone, delinquenti, che praticamente il fratello di Berlusconi, Paolo, era quello che gestiva praticamente come si può dire tangenti, non lo so se si possono chiamare tangenti, però i furgoni camion che portavano su la merce dal meridione su, gli appalti di questi camion pagavano un pizzo”.
NOME IN CODICE: CORALLO - Poi, la ragazza parla del suo ruolo come informatrice della Digos e dei carabinieri a proposito delle storie di droga, avuto per una brutta storia personale. La Genovesi aveva fatto accenno alla cosa anche in un’intervista alla Gazzetta di Parma di qualche tempo fa.


Pubblico Ministero: " Quindi tra gli 11 e i 7 anni fa grossomodo, lei ha fatto da informatore della …
Genovesi : Per la narcotici sono i Carabinieri che si occupano di indagini antidroga. Il mio nome in codice era “C o ra l l o ”. Nello stesso tempo facevo anche da informatrice per la Digos di Parma, facevo riferimento più precisamente al dott. Festa.
Pm: E la Digos che indagini fa in materia di droga, scusi signora? La narcotici lo capisco, ma … la Digos si occupa d’altro come lei sa.
Genovesi : Non lo so, però con me il dott. Festa e la Digos hanno fatto alcuni arresti.
Pm: Sempre di droga, in materia di droga?
Genovesi : Sì.
Pm: Ho capito.
Genovesi : E tutto questo l’ho fatto per una … né per scopo di lucro né perché io ne facessi uso …
Pm: E perché lo faceva?
Genovesi : Perché …questa è la cosa più difficile magari da … perché ritenevo responsabili gli spacciatori della rovina della mia famiglia. Perché mio zio era morto dopo che l’avevano picchiato in carcere perché era stato in carcere per colpa della droga, per colpa del fratello che faceva spaccio …"


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Charles Bronson

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