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martedì 28 settembre 2010

L'opposizione fa cagare e la carta è finita!

di LUCA TELESE
 
 
Abbiamo pubblicato questa meravigliosa parodia della campagna di Pierluigi Bersani – realizzata con talentuosa perfidia da Roberto Corradi - sul Misfatto di domenica. Fra tanti apprezzamenti ci sono arrivate anche delle critiche. Legittime. Ma curiose. Militanti o elettori del Pd ci scrivono cose del tipo: no, non si fa, non è giusto attaccare così la sinistra, siete cattivi, Bersani non se lo merita, e poi – dulcis in fundo – questo della carta igienica è un messaggio volgare. Al che io sento odore di bruciato. Anche in questo dettaglio infatti, persino su terreno della satira, si avverte una pericolosa resipiscenza, un tracca residua di quel drammatico doppiopesismo che affligge la sinistra radical chic. Si possono fare le battute sui pompini della Carfagna, perché quello è chic, ma non può scherzare sul leader di casa, perchè questo è politicamente scoretto. Provo a ribaltare esattamente il concetto. Primo: per noi questa satira è educativa. Magari la prossima volta Bersani ci pensa due volte, prima di approvare slogan ridicoli come "Per giorni migliori rimbocchiamo le maniche". Che cosa vuol dire "per giorni migliori"? Nulla. Assolutamente nulla, a meno che non sia un oroscopo. Ed è anche ridicolo (ho avuto già modo di scriverne sul Fatto) fare una copia-incolla in tono minore dei "chiodi" berlusconiani, una parodia inconsapevole del berlusconismo con Bersani che fissa in camera con gli occhi a palla. Ci ricordiamo ancora oggi di "Pensioni per tutti", e "città più sicure" con il faccione del premier. Sfido qualunque persona a ricordare e a ripetere uno slogan insulso che viaggia addirittura su tre righe: "I soldi per l'istruzione sono diminuiti/ la pazienza è finita/ per giorni migliori ribocchiamoci le maniche".  Ma cos'è, un poema o una canzone rap? La volgarità non esiste. La volgarità è solo il cattivo gusto, quindi un sentimento soggettivo. Quando noi scriviamo che "l'opposizione fa cagare" rubando al Pd gli stilemi involontariamente comici della sua campagna di comunicazione, stiamo solo cercando di far girare le rotelle di chi guarda.
Secondo. Provate ad andare oltre la pars destruens, fate voi il lavoro che la satira prova a suggerirvi. Pensate – per esempio – a tutto quello che manca a questi messaggi: manca l'idea di sinistra, per esempio. Manca la parola opposizione. Mancano le porcate vere di cui non si parla: i novanta milioni di euro di crediti concessi allegramente da Verdini, mancano gli operai presi per culo da Marchionne, manca la casa di Scajola, manca l'idea dell'alternativa da opporre ai pasticcetti del governissimo, per esempio. Se gli slogan sono fumosi - come hanno spiegato i geni di Pro forma, l'agenzia che ha fatto campagne da Oscar per Vendola e si è trovata nei guai a lavorare per il Pd – è perché il Pd è fumoso come i suoi messaggi. Non vuole scegliere, non vuole incidere, non vuole prendere parte. E così si augura "giorni migliori".  Ecco, per me "giorni migliori è di cattivo gusto. Per me "giorni migliori", con tutto quello che sta accadendo è una presa per culo. Per me "giorni migliori" è la cosa più volgare che ci sia.
 
 

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Chi non comprende il tuo silenzio probabilmente non capirà nemmeno le tue parole,mà tu scrivi lo stesso la tua opinione.
Charles Bronson

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